I laboratori d’analisi restano “arrabbiati”. Il decreto dell’assessorato regionale alla Sanità, insieme a quello Balduzzi, che istituisce il tariffario Bindi, ma soprattutto i recuperi retroattivi delle somme rimborsate alle strutture, è stato pubblicato ma non ritirato. E così le lamentele sono all’ordine del giorno. I sindacati Federbiologi e Laisan hanno ottenuto una sospensiva al Tar del Lazio sul nuovo tariffario, ma dall’assessore Lucia Borsellino sono arrivati sì segnali di dialogo, ma non trasformati in risposte per i sanitari privati che nei prossimi mesi potrebbero chiudere i laboratori e mandare a casa i dipendenti. A Caltanissetta si è svolta la scorsa settimana una massiccia assemblea delle due organizzazioni sindacali che a Messina e provincia hanno molti seguaci, per dire “no ai decreti Borsellino e Balduzzi che, di fatto, cancellano la sanità dal territorio – si legge in una nota – e creano migliaia di disoccupati”. Pietro Miraglia, segretario regionale della Federbiologi, ha introdotto i lavori ribadendo l’opposizione della categoria al decreto Borsellino. E’ stato notificato all’assessore Borsellino pure un atto stragiudiziale. L’avvocato Paolo Starvaggi ha illustrato all’assemblea il documento e si è dichiarato fiducioso che il decreto venga accantonato definitivamene. Per il decreto Balduzzi è stato deciso che venga impugnato dai sindacati e dall’ordine nazionale dei Biologi. Entro giovedì prossimo, se il governo regionale non darà risposte, tutti i laboratori associati a Federbiologi e Laisan intendono chiudere. Una delegazione della Federbiologi ha incontrato il governatore Crocetta. A Messina la Federbiologi vede in prima linea Donatella Sindoni, che sul caso dice: “Siamo in uno Stato dove le esigenze di risparmio non coincidono con il diritto alla Salute e di chi eroga le prestazioni. Non è pensabile che siamo noi a dover finanziare il servizio sanitario nazionale”. Secondo quanto riferito dalla Sindoni, negli altri Paesi dell’Unione Europea, come la Svizzera, il costo delle prestazioni da laboratorio è cinque volte maggiore e che al momento il servizio pubblico per le analisi costa allo Stato cinque volte più del privato. “Sono comunque fiduciosa – ha concluso la Sindoni – in un intervento risolutivo del presidente Crocetta”. Da giovedì, però, c’è il concreto rischio di trovare le porte chiuse di molti laboratori d’analisi.
@Acaffo
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