Proiezioni, vecchi manifesti e locandine, attrezzature che fanno parte della storia: è stata inaugurata ieri la mostra “Cinema Illustrato” al Palacultura di Messina. Un allestimento originale, realizzato grazie alla collaborazione tra i la Cineteca dello Stretto e il Cineforum Orione, che ci porta indietro nel tempo, alla scoperta della settima arte e del patrimonio storico della Cineteca Comunale. Vediamo tutti i dettagli e qualche immagine in anteprima.
Presenti al taglio del nastro, l’assessore alla Cultura, Enzo Caruso, e il sindaco Federico Basile: «Il nastro – ha detto il Primo Cittadino – rappresenta la pellicola che hanno riscoperto nelle nostre stanze e c’è una collezione che parla della storia. Questi ragazzi (della Cineteca dello Stretto, ndr), che hanno forse la metà dei miei anni, mi hanno insegnato qualcosa che non conoscevo e che riguarda il passato. Questo è importante perché la cultura passa attraverso la nostra storia».
La mostra “Cinema illustrato” è ad ingresso gratuito. È possibile visitarla da oggi, 16 dicembre 2022, e fino al 31 gennaio 2023 dalle 17.00 alle 20.00. La curatela e l’allestimento che vi mostriamo sono stati realizzati da Isabella La Fauci e Maurilio Forestieri, con Luca Di Paola, Marianna Scalas, Alice Camardella e Lavinia Giacobbe.
Mostra “Cinema Illustrato”: cosa c’è da scoprire al Palacultura di Messina
I manifesti in mostra sono i seguenti:
- Guardie e ladri, di M. Monicelli e Steno (1951);
- Totò al giro d’Italia, di M. Mattoli (1949);
- Il monaco di Monza, S. Corbucci (1963);
- Lo sparviero del Nilo, di G. Gentilomo (1950);
- La paura fa 90, di G. Simonelli (1951);
- Una bruna indiavolata, di C.L. Bragaglia (1950);
- I Vitelloni, di F. Fellini (1953);
- Tormento del passato, di M. Bonnard (1952);
- Tutta la città lo accusa, di L. De Mitri (1943);
- Il presidente, di L.F. D’Amico (1970);
- Stasera sciopero, di M. Bonnard (1951);
- Pazzo d’amore, di G. Gentilomo (1942);
- Prima Comunione, di A. Blasetti (1950);
- Senza Famiglia, di G. Ferroni (1945);
- La finestra sul lunapark, di L. Comencini (1957);
- I fuorilegge, di A. Vergano (1950).
Le apparecchiature in esposizione sono: Moviole Super 8; Bobine 35 mm, 16 mm, 9.5 mm, 8 mm e Super8; Proiettori 35 mm, 16 mm, 8 mm e Super8; MovieViewer, visore 8 mm; Giuntatrici; Valigie spedizione film anni ’50; Televisore a tubo catodico.
Proiezione de “L’occhio di Shivah”: la pellicola ritrovata dalla Cineteca dello Stretto
Nella sala proiezioni, inoltre, sarà possibile vedere, dopo l’anteprima dello scorso novembre al Torino Film Festival, la pellicola “L’occhio di Shivah”, un cortometraggio girato nel 1926 da un certo R. Gardenghi e mai montato. A ritrovarlo, nell’ex Museo del cinema di Remo Romeo, i ragazzi della Cineteca dello Stretto.
Maggiori informazioni sulla mostra a questo link.
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