Telefonate da favola. Il teatro a Messina durante il coronavirus

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Quante volte vi siete rigirati i pollici lamentandovi che a Messina non ci fosse nulla, per voi e per i vostri bimbi? E adesso – in tempo di quarantena – ci rendiamo conto di quanto, seppur pochi, fossero vitali quei posti di ritrovo. I luoghi della cultura in cui condivisione, scambio e confronto erano all’ordine del giorno.

Tra le cose che manca di più, che il Coronavirus ci nega, c’è il teatro. Quella dimensione in cui reale e irreale si incontrano per invadere le nostre menti e sconvolgere i nostri cuori.

Le telefonate da favola di Mariapia Rizzo

Tra i teatri di Messina, anche i Magazzini del Sale hanno dovuto interrompere la stagione teatrale in corso, ma per un teatro che si svuota, c’è un’idea che arriva. Mariapia Rizzo – direttrice artistica insieme a Domenico Cucinotta del teatro di via del Santo 67 – ha trasformato le storie che racconta ai bimbi in telefonate da favola.

«È un’idea – racconta Mariapia – che mi è nata di istinto. Ho pensato a cosa potevo fare stando in casa. Per me il contatto con gli altri è vitale». Lei, che vive di Teatro non si è arresa alle misure di contenimento, che costringono – per una giusta causa e senso di responsabilità – a stare in casa.

«Teatro in video non ne posso fare, ma sono del tutto bloccata col lavoro. All’inizio avevo pensato di mettermi a disposizione di qualche vicina che ancora va a lavorare per tenere i bambini ma poi mi è sembrato poco prudente. Allora ho pensato che per raccontare una favola non serve molto».

Da “I Tre Porcellini” ad “Alice nel Paese delle Meraviglie”

Così Mariapia Rizzo, attrice eccezionale ma soprattutto donna di grande sensibilità ha deciso di raccontare le favole per telefono. «Al momento faccio video chiamate su whatsapp e racconto con grande semplicità le favole ai bambini dalla cucina di casa mia. Credo che mi dovrò organizzare con qualche altro metodo perché già ho molte richieste. Racconto le favole classiche, come “I tre porcellini” o “Alice nel Paese delle Meraviglie”, ma se la richiesta è ragionevole qualsiasi favola. Sono una specie di jukebox umano, racconto o leggo. Insomma, il libro delle favole sono io».

In questo momento di incertezza e di confusione, farsi leggere le favole al telefono servirebbe un po’ a tutti. «Mi è sembrato un modo per rendermi utile e fare sentire meno soli i bambini. E anche le mamme. Tutto qui».

Per chi fosse interessato, è possibile contattare Mariapia Rizzo, in privato, su Facebook. Oggi diretta speciale alle 18.30 su Facebook con la favola di Cenerentola.

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