Sedie d’artista: da Second Life dodici artisti messinesi chiamati a trasformare il legno

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Le vedete queste sedie tutte bianche? Tra poco si trasformeranno in sedie d’artista. Dopo la personale di Martina Camano, le ragazze di SecondLife, associazione di Messina che si occupa di riuso e abiti vintage, hanno chiamato all’opera dodici artisti messinesi per dare nuova vita a delle sedie in legno. Gli artisti avranno due mesi di tempo per trasformare le sedute, che poi verranno esposte e messe in vendita.

Anche stavolta, l’obiettivo di Rita, Enza e delle componenti di Second Life, è quello di dare un’altra chance agli oggetti che altrimenti rischierebbero di essere gettati via. Se la Camano ha usato la carta da pacco, adesso le toccherà lavorare a schienali in legno. Insieme a Martina, lavoreranno alle sedie d’artista anche: Rosario Catrimi, Aristide Ciervo, Michela De Domenico, Cinzia Ferrara, Ics, Chiara Lucà Trombetta, MaCa, Giacomo Miracola, Cinzia Muscolino, SinMetro e Vis.

Le Sedie d’Artista

Come abbiamo detto, le dodici sedie d’artista verranno riconsegnate tra due mesi e a fine febbraio verrà allestita una mostra per presentare le opere al pubblico di SecondLife. «Tutto nasce – ci racconta Rita – per una serie di coincidenze. Siamo venute in possesso di queste sedie, che sono delle sedie grezze che probabilmente erano state prese per un certo uso, ma poi non sono state utilizzate. Le sedie sono tutte uguali. Poi saranno gli artisti a trasformarle. Il fatto che queste sedie siano grezze ci ha fatto pensare che aspettassero un loro compimento e ci è venuta questa idea. E vediamo come gli artisti interpretano questa cosa».

Gli artisti

Dei dodici artisti ne abbiamo incontrati tre. Daniele Battaglia, conosciuto come Vis, probabilmente realizzerà un’opera dedicata alla natura. Martina Camano e Chiara Lucà Trombetta, invece, stanno ancora pensando a come trasformare le sedute in sedie d’artista. «Intanto me la porto a casa – dice Martina. Voglio riflettere – aggiunge Chiara – perché vorrei fare una cosa un po’ concettuale. Toccando il materiale capirò cosa fare». A noi quindi non resta che aspettare.

(367)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.