SecondLife ti fa immaginare le storie dietro le cose: dal vintage alla “Paccottiglia”

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In occasione della personale di Martina Camano, abbiamo pensato di raccontarvi la storia di SecondLife. A pochi passi dal Teatro Vittorio Emanuele, in via Mario Aspa 19, ci sono queste vetrine sempre ben fatte (che non capita spesso a Messina) che raccontano storie di vita, in attesa di una seconda chance. Dai cappelli alle scarpe anni ’40, dalle tazzine coordinate con la teiera passando per le poltrone, tutto da SecondLife sembra parlare un’altra lingua, una lingua bellissima che sa di sale da ballo e caffè.

SecondLife nasce nel 2014 con un’idea ben precisa, rimettere in circolo oggetti e abiti che non vengono più usati. «SecondLife – racconta Rita, socia fondatrice – nasce nel 2014 come Associazione, in un momento in cui, a Messina, l’idea del riuso e del riciclo era ancora abbinata a quella dei mercatini dell’usato e il concetto di vintage circoscritto a una specifica tipologia di utenza. È stata una scommessa. È nata dall’associazione di tre donne ed è portata avanti da altre donne».

Insieme a Rita, infatti, c’è anche Enza che «da quasi due anni – ci dice – con le difficoltà della pandemia e del periodo storico, mi ritrovo a condividere questo percorso che mi appassiona moltissimo. Insieme a noi ci sono anche altre socie che ci aiutano nella gestione e nell’organizzazione degli eventi».  Da SecondLife, infatti, vengono realizzati incontri e allestite mostre, proprio come “Paccottiglia” di Martina Camano, in programma mercoledì 17.

La seconda vita degli abiti

SecondLife funziona come tutti i negozi dedicati al vintage e al riuso. «Gli oggetti acquisiti – dice Enza – vengono presi in conto vendita ed esposti per un tempo determinato. Alla fine del ciclo espositivo, gli invenduti, normalmente, se non viene specificatamente richiesta la restituzione, vengono dati in beneficenza». Solo associandosi è possibile vendere. «Invece – aggiunge Enza – per venire ad acquistare non è necessario essere soci».

Ma qual è la filosofia di vita di SecondLife? «Il SecondLife ConceptStore – racconta ancora Rita – è un luogo di raccolta e di rimessa in circolo di quanto ognuno di noi possiede e non usa più, quel dismesso di qualità al quale vorremmo dare una seconda vita attraverso l’uso di altri. È anche, però, un contenitore di creatività handmade con spiccata attenzione al riciclo della materia. La sua formula associativa propone stili di vita sostenibili, rapporti umani di conoscenza diretta e collaborativi. Più che un’attività commerciale è un luogo di scambio e di incontro».

È possibile utilizzare la pratica del baratto? «La pratica del baratto, – aggiunge Rita – anche se non espressamente praticata, sta nelle cose: molti dei nostri soci reinvestono i guadagni derivanti dalle loro vendite nell’acquisto di altri articoli, quindi – nei fatti – scambiano le proprie cose con quelle di altri. Per quanto riguarda, invece, altre attività legate alla trasmissione di conoscenze, sin dall’inizio delle sua fondazione SecondLife – sulla base delle potenzialità dei diversi soci – è stato uno spazio aperto e interattivo».

Quello che cerchi potresti trovarlo da SecondLife

Le vetrine di SecondLife sono talmente belle che vi verrà voglia di entrare, anche solo per guardare. All’interno è possibile trovare articoli di recycle&riuso handmade, abbigliamento e vintage selezionato ma anche piccoli complementi d’arredo. «Scoprire il SecondLife ConceptStore – dice Rita – consente di fare un salto nella memoria, riscoprire l’atmosfera del passato e il valore di oggetti, forme e tessuti. Vivere la propria modernità, reinventando il passato. Di questo lavoro mi piace scoprire le differenze e le preziosità. Immaginare le storie dietro le cose. E il contatto con la gente, nello stesso tempo, croce e delizia».

Tre consigli per sprecare meno

Le buone pratiche per impattare meno riguardano anche i nostri indumenti. Quali sono i tre consigli per sprecare meno? «Non buttare mai ciò che un altro potrebbe desiderare. Imparare ad apprezzare l’idea di riuso e riciclo degli oggetti e dell’abbigliamento. Non innamorarsi delle cose ma amarle».

L’appuntamento con la “Paccottiglia” di Martina Camano

Sarà Martina Camano a inaugurare la stagione degli eventi al SecondLife di Messina. Mercoledì 17 novembre, alle 18:30, arriva “Paccottiglia”. «Una piccola mostra di carta da pacchi disegnata – ci dice Martina – che si chiama “Paccottiglia – per persone piccole”. A Rita ed Enza piaceva questa idea di aver utilizzato la carta da pacchi per disegnare. Ci saranno anche altri artisti dopo di me». Introduce l’artista, Enrica Carnazza.

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