Riconoscimento per il fotografo messinese Aldo Pintaldi. Consegna di una targa d’argento per ‘i 60 anni di attività e la sua arte universalmente riconosciuta’

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vecchia-macchina-fotografica.-thumb1641453Sabato 27 ottobre alle 10,30 all’Hotel S. Elia di Messina sarà consegnata una targa d’argento per ‘i 60 anni di attività e la sua arte universalmente riconosciuta’ del Maestro Aldo Pintaldi, fotografo messinese noto in tutto il mondo. Consegneranno la targa Bruno Modica, preside dell’istituto tecnologico paritario Modica e l’ex assessore comunale  Pippo Isgrò. Saranno presenti anche l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, la moglie di quest’ultimo Daniela D’Urso, il soprintendente ai Beni Culturali di Messina Salvatore Scuto, la dirigente U.O. XIII Beni Bibliografici ed Archivistici della Soprintendenza, Melina Prestipino, l’esperta catalogatrice U.O. XII della Soprintendenza, Maria Rabe, lo storico Franz Riccobono, Roberto Pintaldi, esperto d’Arte e figlio del Maestro Aldo e l’altro figlio il giornalista Emilio Pintaldi.

Dal 13 al 30 ottobre al Palacultura alcuni degli scatti più significativi del Maestro Pintaldi sono esposti in una mostra antologica curata dall’Associazione Comunicarte con il patrocinio di Soprintendenza ai Beni Culturali e Comune di Messina. Migliaia le autorità, gli alunni di scuole messinesi, gli esperti di fotografia e i semplici cittadini che hanno visionato l’esposizione intitolata “Messina, dalla distruzione alla rinascita” ubicata nella sala Biblioteca del Palantonello. E’ stata un’opportunità per i più giovani per conoscere una Messina che non avevano mai visto e per gli anziani per ricordare eventi di una città prima martoriata dai bombardamenti e poi rinata.

Oggi le foto di Pintaldi le ritroviamo alle aste internazionali insieme ai grandi fotografi della storia come Niepce e Newton. Famoso rimane lo scatto del 1952 ‘cinema apollo Messi’a la cui immagine di recente ha fatto il giro del mondo che pubblicizza il famoso film del 1952 La Strada di Fellini. Recentemente inoltre un ‘intera sezione del museo etno antropologico del villaggio di Castanea a Messina, sovrainteso da Domenico Gerbasi, è stata dedicata e intitolata a Aldo Pintaldi.

Nato a Messina il 18 dicembre del 1928, ma registrato all’anagrafe il 1 gennaio 1929, Pintaldi sin da giovane si appassiona e si accosta al mondo della fotografia eseguendo i primi scatti con una vecchia Voiglander Briliant di proprietà della mamma e, a rischio della propria vita, fotografa dalle colline della zona nord di Messina, le fortezze volanti mentre bombardano la città di Messina. Primo fotografo della Fiera Internazionale di Messina e fotoreporter della rassegna cinematografica che si è svolta all’interno della cittadella fieristica. Nelle sue foto ha ritratto tutti gli attori della cinematografia mondiale del periodo da Gassman, a Manfredi a Sordi a Ingrid Bergman.  Fototecnico ufficiale del Policlinico Universitario di Messina e per anni unico riferimento nella sua città, dei centri ospedalieri, degli studi di specializzazione, dell’istituto di Fisiologia dell’ospedale Piemonte, diviene bene presto il fototecnico più ricercato per eseguire particolari lavori di ricerca anche da Catania e Reggio Calabria. 

 

 

 

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