Messina aveva molto appetito teatrale. Il pubblico aveva voglia di tornare a teatro e godersi lo spettacolo: ed è andata esattamente così. Proprio ieri, infatti, è andata in scena la prima di “Molto rumore per nulla”, prima produzione (di prosa) del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, per la regia di Giampiero Cicciò.
Due atti ben dosati, in cui gli attori (tutti messinesi) si muovono con coscienza, esercizio e passione all’interno dello spazio scenico: due scaloni paralleli che coincidono, se vogliamo, con i sentimenti umani.
Salite e discese che dipendono dal nostro modo di relazionarci con gli altri individui, dal modo di osservare i sentimenti altrui e dalla capacità di cambiare, per migliorarci. Ieri, al Teatro Vittorio Emanuele, tutti hanno avuto modo di dimostrare che anche qui a Messina sappiamo cosa significa fare teatro, nonostante alcune volte nenti sapemu.
Molto bravi, tutti
Siamo usciti sazi, lo spettacolo ha soddisfatto le nostre aspettative. La cosa che abbiamo preferito: i costumi e la scenografia di Francesca Cannavò, elegante, pulita, vuota e piena allo stesso tempo. Gli attori sono acconciati con scrupolo, niente è lasciato al caso, neanche le scarpe di Margherita (Mariapia Rizzo) che sono di colore diverso perché appartiene a un’altra classe sociale.
Bellissima la mantella indossata da Daniele Gonciaruk che con il movimento dà pienezza alla scena. Bravissima anche Sarah Lanza, che costruisce i movimenti, che spinge i passi e che pesa tutto. È finalmente un teatro che prende in considerazione tutto il lavoro che c’è dietro le quinte, durante le prove, fatto di artigiani teatrali.
Gli attori di Messina in scena con “Molto rumore per nulla”
Un lavoro di squadra, coerente anche con le attitudini degli interpreti. I giovani hanno sostenuto i grandi, con premura e orgoglio. I nostri preferiti: Daniele Gonciaruk (Leonato) che mette la giusta sapidità alle azioni, Eugenio Papalia (Benedetto) che non è solo un bel tipo ma anche uno che sembra tenerci parecchio a questa professione, Giuseppe De Domenico (Claudio) che vogliamo rivedere presto a Messina, Mariapia Rizzo (Margherita) che sul palco ha portato la sua risata unica, Luca Notari (Antonio) che ha una voce pazzesca. Avremmo voluto un Don Juan (Adele Tirante) più cattivo.
La regia
La regia di Giampiero Cicciò non esce fuori dagli schemi, almeno non troppo. Le cose che abbiamo preferito: la conoscenza profonda degli attori, il lavoro di squadra che ha creato con la scenografa e la coreografa, Marilyn Manson (avrà combattuto con Dino Scuderi?) e la scelta di inserire anche una danzatrice professionista Cristina La Gioia (Ursula) che durante la scena del ballo in maschera indossava una tuta sinuosa che ci ha ricordato C-3PO (personaggio di Star Wars e non di Star Trek come sentirete nell’audio), che fosse una citazione da parte del regista?
Il pubblico alla prima di “Molto rumore per nulla” al Teatro di Messina
Quello che ci ha raccontato il pubblico alla prima di “Molto rumore per nulla”:
I grandi assenti
Nessun rappresentante politico della giunta De Luca alla prima di “Molto rumore per nulla”. Ci si aspettava di vedere almeno l’assessore alla Cultura Enzo Caruso.
Lo spettacolo sarà in replica: sabato 23 ottobre alle 21.00 e domenica 24 ottobre alle 17.30.
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