Messina, il Ministro Roccella al Museo per presentare “Una famiglia radicale”

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Il Ministro Eugenia Roccella sarà al Museo Regionale di Messina per presentare “Una famiglia radicale”, romanzo edito da Rubbettino, nel quale si raccontano i cambiamenti sociali che il Bel Paese stava vivendo tra gli anni ’50 e ’60.

«L’autrice – si legge nella nota editoriale – narra di quella che fu una vera e propria fucina di intellettuali, in parte destinata a divenire classe dirigente della prima repubblica, uomini della tempra di Sergio Stanzani, Gino Roghi, Tullio De Mauro, Gino Giugni, Sergio Castriota, Stefano Rodotà. Narra di incontri amichevoli e conviviali con artisti, scrittori, giornalisti tra i quali spiccano i nomi di Dacia Maraini, Pier Paolo Pasolini, Adele Cambria, Lino Jannuzzi.

E il racconto – prosegue la nota – di un’educazione laica e libertaria, di una famiglia insolita, di un Sessantotto diverso, fatto di digiuni e sit-in, femminismo e nuove libertà. Un romanzo memoir che getta nuova luce su un ambiente poco esplorato, persone che hanno fatto la storia dei diritti civili in Italia, ma la cui storia più intima pochi conoscono». L’appuntamento al Museo Regionale di Messina è per sabato 1 aprile, alle ore 17.00. Dialogano con l’autrice: Marinella Fiume, Mariangela Petra, Fulvia Toscano. Intervengono il Sindaco Federico Basile e il Direttore del MuMe Orazio Micali. L’evento è organizzato in collaborazione con Rubbettino, NaxosLegge e Museo Regionale di Messina.

Il Ministro Roccella al Museo di Messina

La storia personale e politica dell’attuale Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità è un po’ inusuale: il padre, Franco Roccella è uno dei fondatori del Partito Radicale e la madre Wanda Raheli è pittrice e femminista. La Roccella è stata giovanissima leader del Movimento di liberazione della donna e protagonista delle battaglie femministe e radicali degli anni Settanta. La Roccella lascia poi i Radicali per entrare nella squadra di Silvio Berlusconi.

Sulla recente questione dello stop, voluto dal Governo Meloni, delle registrazioni dei figli nati da una gestazione per altri, la Roccella aveva bloccato il confronto con i sindaci, portavoci delle Famiglie Arcobaleno. Adesso il Parlamenteo Europeo «condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali; ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 ; esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità LGBTQI + in Italia; invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione». A questo link l’emendamento approvato dal Parlamento Europeo lo scorso 27 marzo.

Intanto sempre sabato 1 aprile, alle 11.00, a Messina la manifestazione delle Famiglie Arcobaleno.

 

 

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