Generazione N: Giulia Cavallaro, tra libri e cambiamenti

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Ha 19 anni, si è diplomata al Basile e adesso frequenta il primo anno di Lettere Moderne all’Università di Messina: lei è Giulia Cavallaro, protagonista del secondo appuntamento di “Generazione N” (che se capovolgi la N che sta per Normanno diventa una Z): la rubrica che racconta i ragazzi della città; tra talenti, passioni, sogni e qualche incertezza sul futuro.

Se nella prima puntata abbiamo letto la storia di Martina Messina, liceale appassionata di fumetti, stavolta parleremo con Giulia di libri; «Mia madre mi ha sempre rincorso, mi diceva “devi leggere perché così imparerai a scrivere meglio”. Leggevo solo se venivo obbligata a scuola, non trovavo piacere nella lettura». Adesso Giulia è una delle coordinatrici del gruppo di lettura “Che razza di Gilda”, alla Gilda dei Narratori.

Giulia Cavallaro: dal cosplay ai gruppi di lettura

«Per un periodo – racconta Giulia –, ho fatto anche cosplay, ho frequentato un corso di cucito e pensavo di fare la costumista o la scenografa, poi durante il lockdown ho incontrato la letteratura e ho capito che mi piace capire i meccanismi che stanno dietro le cose. La Gilda dei Narratori l’ho scoperta per caso e quando sono entrata, per la prima volta, Vittorio (Barbera, ndr.) mi ha consigliato “Le città invisibili” di Calvino ed è stato subito amore. I librai della Gilda mi hanno sempre guidato per determinate letture. Dopo “Cecità” di Saramago ho deciso di parlare di letteratura, aprendo un canale YouTube».

Ma a Giulia non basta un canale digitale (che al momento non esiste più); ha voglia di incontrare dal vivo altre persone con cui discutere di libri. Così, insieme ad Antonio Morabito, decide di dare vita a “Che razza di Gilda“: gruppo di lettura under 30 della Gilda dei Narratori (in foto), attualmente composto da 30 persone. «Dopo ogni incontro rimaniamo insieme, c’è voglia di stare insieme, di continuare a parlare. Il libro sembra quasi un pretesto». E proprio stasera, alle 18.00, alla libreria di via Ettore Lombardo Pellegrino 23, in occasione de “Il Maggio dei Libri“, Giulia e gli altri componenti del gruppo stanno preparandosi per un reading di poesie. «Ci siamo resi conto che molti ragazzi amano la poesia, ognuno di noi ne porterà una».

Dopo aver scoperto la letteratura, Giulia sente di essere diversa, almeno un po’. «Mi sento meno timida. Di solito sono un pesce fuor d’acqua quando arrivo in nuovi contesti, ma adesso mi metto alla prova; da poco per esempio ho iniziato a collaborare con UniversoMe (in foto), all’interno della rubrica “Inchiostro” ideata da Alessandra Cutrupia, che si occupa di scrittura creativa. Mi sento diversa da quando ho iniziato a leggere, parlo di più con le persone. Ho acquisito consapevolezza».

Generazione Z: la voglia di mettersi in gioco

Il tempo sta quasi per terminare, chiediamo a Giulia cosa pensa di Messina. «Adesso anche Messina la vivo meglio, mi sono resa conto che a Messina ci sono delle persone interessanti, che hanno voglia di fare. E ho capito che io stessa posso mettermi in gioco per creare ciò che manca. Penso che, con Antonio e il gruppo di lettura per i più giovani, abbiamo realizzato una cosa che non c’era. Ho molta fiducia nella mia generazione». Salutiamo Giulia, che corre verso un altro impegno.

 

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