Dopo la presentazione “alternativa” al Centro Multiculturale Officina”, del 22, debutta al Teatro Annibale Sabato 25 maggio, il nuovo lavoro teatrale del regista e attore messinese Daniele Gonciaruk.
“La Città dei Pazzi” è una favola per adulti, come evidenzia lo stesso regista. È la storia di un villaggio popolato da strani personaggi, dove un insegnante arriva per educare la giovane figlia di un dottore, ma si accorge presto che i cittadini di questa città sono tutti stupidi, incapaci di ricordare, vittime di una strana maledizione. Una favola comica intrisa di argomenti seri: l’incomunicabilità, la perdita costante della memoria, la non consapevolezza di sé, il tutto condito da una grande ironia e comicità. Insomma solo in apparenza, una commedia. Lo spettacolo nasce da un laboratorio iniziato a marzo a cui hanno partecipato un gruppo di giovani allievi selezionati da vari istituti scolastici della città che hanno ricoperto, alternandosi, vari ruoli o interpretando con vero talento, delle improvvisazioni nel corso della pièce. La messa in scena si avvale della semplice e preziosa scenografia di Cristina Ipsaro Passione che ha pure curato i costumi.
Finito con successo il ciclo delle rappresentazioni scolastiche debutta adesso in teatro per un pubblico adulto, con un cast rinnovato, questo spettacolo che riunisce una compagnia formata in parte quindi da professionisti e in parte da giovani allievi. Di fatto, come spiega lo stesso regista questo spettacolo è una forma di cantiere teatrale sempre aperto, tant’è che personaggi e battute sono sempre in continua evoluzione. «Non è facile riunire 10 e più attori in condizioni normali — spiega Gonciaruk — ancor di più a Messina dove purtroppo manca da sempre una scuola che formi seriamente all’arte delle recitazione. Una lacuna che prima o poi sarebbe bello colmare. Ci siamo resi conto durante il laboratorio, che doveva durare il tempo di soli tre incontri e che invece si è protratto per tre mesi per la passione di questi ragazzi, di quanta fame e interesse per il teatro esista in città tra i giovani, ed è vero un peccato aver riscontrato a volte, la sordità di taluni, rispetto ai tanti per fortuna, che non solo ci hanno accolto ma soprattutto capito la natura didattica e formativa del nostro progetto». A recitare: Gianfranco Quero, Valeria Alessi, Vivina Guerra, Francesco Bernava, Romana Cardile, Aldo Marchetti, Rita Contrafatto, Gianluca Gugliandolo, Salvatore Minissale e lo stesso Gonciaruk. Lo spettacolo chiuderà questo secondo e ultimo ciclo di rappresentazioni alla Sala Laudamo, teatro che ha visto nascere il progetto, il 31 maggio con due repliche speciali alle 18.30 e alle 21.15.
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