bragonzi

“Il bambino invisibile” a Messina. Sopravvisse tre anni da solo nella foresta peruviana

Pubblicato il alle

3' min di lettura

bragonziIl bambino invisibile di Marcello Foa (Piemme Editore), sabato 22 febbraio, alle 18.00, sarà presentato alla chiesa di Santa Maria Alemanna. Oltre l’autore sarà presente anche il personaggio principale del libro, Manuel Antonio Bragonzi, protagonista di un’avventura incredibile che l’autore, Marcello Foa, racconta nel suo libro. La storia ha dell’incredibile perché un Manuel, ancora bambino, decide di fuggire nella foresta peruviana, dove è sopravvissuto da solo per tre anni. Alla fine della sua avventura — dopo essere stato ritrovato afflitto da piaghe e malattie — è stato adottato da una famiglia milanese che gli ha dato un futuro in Italia. Quel bambino ha oggi 35 anni e abita in Brianza.

Il libro racconta: «Manuel ha cinque anni e un grande cuore indomito. Un giorno, quando si squarcia il velo sui misteri più reconditi della sua giovanissima vita, risponde al richiamo che la natura intorno al suo villaggio gli lancia e fugge tra i boschi del Cile. In molti probabilmente sapevano perché non aveva una mamma, e perché vivesse insieme a un uomo che chiamava nonno ma in realtà era un estraneo. Un uomo che nascondeva un segreto sconvolgente sul passato di quel bambino e di sua madre, un segreto di cui Manuel aveva perso ogni ricordo. Quando la verità riemerge dall’oblio, Manuel decide che la sua famiglia sarebbero stati gli alberi, i ruscelli, i cespugli di frutti selvatici che tante volte lo avevano sfamato. Se il mondo degli uomini lo escludeva e lo maltrattava, la natura sembrava accoglierlo, gli uccelli cantavano la forza della vita, le fronde stormivano e i prati lo accarezzavano come nessuno aveva mai fatto. Se casa è un posto dove sentirsi protetti, lì era casa sua. Per molti mesi, anni, Manuel vive da solo nel bosco, in silenzio, mangiando frutti selvatici, imparando a cacciare dai gatti, a costruirsi una fionda, a pescare a mani nude. Un piccolo ragazzo selvaggio che coltiva dentro di sé la libertà. Niente lo avrebbe convinto a tornare nella prigione di prima, nemmeno l’inverno, nemmeno il vento gelido. Fino a quando il destino non inizia il suo lungo viaggio in cerca del bambino invisibile… ».

 

L’incontro fortemente voluto dalla presidente dell’Associazione “Genitori si diventa”, Luisa Ferlazzo, rientra nel lavoro di informazione e di preparazione a favore di quanti sentano la necessità di approfondire le tematiche relative al disagio del minore abbandonato, a favore di genitori adottivi e di quanti vogliano avvicinarsi all’adozione ed a favorire una corretta cultura dell’infanzia.

 

(234)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.