Con debutto venerdì 21 gennaio, arriva al Teatro Vittorio Emanuele di Messina “I Soliti Ignoti”. Tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli, Suso Cecchi D’Amico, Age & Scarpelli, l’adattamento teatrale è di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli, per la regia di Vinicio Marchioni. Sul palco anche Giuseppe Zeno e Fabio Troiano che prima di arrivare in città lasciano un saluto per il pubblico messinese.
«Siamo due attori internazionali – dice con ironia Giuseppe Zeno – e siamo in tournée con “I Soliti Ignoti”, abbiamo passato per la Germania, Svizzera, Ungheria, e l’unica tappa che facciamo in Italia è a Messina: il 21, il 22 e il 23 gennaio. Il teatro è vuoto e voi dovete venire. Se non sapete cosa fare – aggiunge Fabio Troiano – venite a teatro, se sapete cosa fare disdite e venite a teatro. Se c’è poca gente non ci prenotano il ristorante per mangiare e a noi ci piace mangiare».
I Soliti Ignoti a Messina
Continua così la stagione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, che porta sul palco la versione teatrale de “I Soliti Ignoti”. «La commedia – si legge nella nota del Teatro – è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo. Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarcano sulle scene rituffandoci nell’ Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana».
Note di regia
«Ci sono dei film che segnano la nostra vita e – scrive Vinicio Marchioni – “I Soliti Ignoti”, per me, è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman. Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato. È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia. Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada».
Informazioni utili
Recandosi al botteghino del Teatro Vittorio Emanuele, per assistere allo spettacolo, è possibile utilizzare i Voucher già rilasciati per la Stagione 2019/2020 sospesa a causa dell’emergenza Covid 19 e i biglietti e gli abbonamenti degli spettacoli non fruiti. In ottemperanza alle normative Covid 19 per poter accedere in Teatro è necessario essere in possesso del Green Pass rafforzato giusta D.L. 26 novembre 2021, n. 172 e indossare la mascherina FFP2.
Biglietteria Vivaticket e botteghino E.A.R. Teatro di Messina, aperto da martedì a sabato:
- dalle 09 alle 13 e dalle 16 alle 18.40
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…e più green pass rafforzati chiedono (e magistratura impone), più i teatri & co. resteranno vuoti.