Stampa della Vara risalente alla prima metà del 1800 realizzata da michele panebianco

Ferragosto a Messina: 7 curiosità sulla storia della Vara e le tradizioni della città

Pubblicato il alle

5' min di lettura

Ci siamo: oggi è il 15 agosto, e a Messina è il giorno della Processione della Vara. Grande attesa per il suo ritorno, dopo lo stop imposto dal covid-19. Come ormai da tradizione, prima di prendere le nostre macchine fotografiche e partire alla volta di piazza Castronovo, facciamo una breve immersione nella storia della città e della sua tradizione più amata che da secoli ormai accompagna il Ferragosto. Vediamo 7 curiosità sulla Vara.

Una premessa è d’obbligo. In tutti questi anni, ad accompagnarci tra le tradizioni e la storia della città è sempre stato lo storico Franz Riccobono, scomparso a marzo del 2022. Nel ricordarlo in questa data a lui così cara, riprendiamo ciò che ci ha insegnato e raccontato in questi anni, anche attraverso qualche immagine tratta dalla sua collezione di stampe d’epoca (a cui appartengono anche le immagini di questo articolo).

7 curiosità sulla Vara di Messina

I personaggi viventi della Vara

Partiamo dalla prima “curiosità”, forse anche la più nota. Inizialmente, a bordo della Vara salivano persone in carne e ossa, per lo più bambini. Solo dal 1866, a seguito di diversi incidenti, questi sono stati sostituiti da pupazzi di cartapesta. Lo vediamo nella stampa in evidenza dove, tra le altre cose, è possibile notare il ruolo della Vara come momento di comunione tra ogni parte sociale della città di Messina, dal popolo alla nobiltà.

Il significato della Girata

Sulla Vara, la statua che rappresenta l’Anima della Vergine è sorretta e accompagnata verso l’alto dalla mano di Cristo, e si trova sopra la Terra, sormontata da angeli. Nel famoso, atteso e tanto suggestivo momento della “girata” in via I Settembre, la rotazione contemporanea del vertice della struttura simboleggia la Benedizione impartita dalla Madonna su tutta la città di Messina.

Festa dell’Assunta e Madonna della Lettera

Ce lo ha ricordato l’anno scorso, proprio a ridosso del Ferragosto, lo storico Franz Riccobono; un tempo la Madonna della Lettera e l’Assunta si celebravano insieme a Messina. A entrambe si rendeva omaggio il 15 agosto. Infatti, ci ricordava, non abbiamo un fercolo della Madonna della Lettera, dato che per tanto tempo la Vara ha assolto entrambi i compiti.

Non solo Vara, due parole sulla Galea

Un importante elemento della tradizione messinese, legato al Ferragosto, e oggi quasi dimenticato era la Galea. Un apparato raffigurante una nave medievale che veniva allestito al piano di San Giovanni, dove oggi c’è Villa Mazzini, per celebrare la Madonna della Lettera e l’Assunta. Ad oggi, diversi elementi della Galea, placche in rame dorato che raccontano la storia dell’ambasceria dei messinesi, di San Paolo, del ritorno dei messinesi con la famosa lettera di protezione della Madonna, sono custoditi al Museo Regionale Interdisciplinare di Messina (MuMe).

La Vara a piazza Ottagona

Quando riprese dopo lo stop imposto dal Terremoto di Messina del 1908 la Vara partiva da piazza Ottagona (oggi piazza Filippo Juvara), lungo la via Garibaldi, dove proseguiva il suo percorso. Lo spostamento della partenza a piazza Castronovo avvenne negli anni ’70.

La Vara e le Quattro Fontane

Un tempo in occasione del Ferragosto, e quindi della Vara, Messina si trasformava in una grande festa che impegnava tutta la città. I messinesi realizzavano bandiere, stendardi o lenzuola ricamate. Gli artigiani, in particolare gli orafi, creavano i cosiddetti trasparenti, decori in oro e argento che poi venivano esposti il giorno della festa. Ma, al di là delle iniziative dei singoli, anche le istituzioni facevano realizzare per il Ferragosto opere. Per esempio, le quattro fontane di via Cardines e via I Settembre furono realizzate in occasione del centenario del 1742. La Fontana Falconieri – che oggi si trova in via S. Agostino, un tempo a piazza Ottagona – nel 1842.

Vara immota manet

Infine, arriviamo all’ultima “curiosità”, su cui non ci dilungheremo perché nel 2020 vi abbiamo dedicato un articolo che potete trovare qui. La Vara, naturalmente, nel corso della sua lunga storia, ha subito diversi stop. Per lo più, vista l’importanza da sempre rivestita dalla Processione per il popolo messinese, si è trattato di occasioni del tutto fuori dall’ordinario, come terremoti, guerre, epidemie di peste e colera. Giusto per fare qualche esempio, la Vara è rimasta ferma durante la rivolta anti-spagnola del 1647-48, durante la seconda guerra mondiale e a seguito del terremoto del 1743 e di quello del 1908. Infine, come ben sappiamo, Vara immota manet nel 2020 e nel 2022 a causa del covid-19.

Stampe e foto d’epoca sulla Vara

foto d'epoca della vara di messina
stampa della vara di messina
foto della vara di messina
+2

(7762)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.