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È scomparso l’artista messinese Aurelio Valentini, tra i fondatori di “Orientale Sicula”

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Aurelio Valentini, artista messinese tra i fondatori di Orientale Sicula, è scomparso oggi, mercoledì 30 marzo. Tratteggiava la vita vera nelle sue opere; ci ricordiamo soprattutto quelle esposte al Teatro Vittorio Emanuele “Vele di Terra“, che chiudevano la rassegna curata da Saverio Pugliatti, in cui i gesti quotidiani si riempivano di energia e di passione, la stessa che aveva Aurelio Valentini per il suo mestiere.

«Una persona speciale, – scrive Antonio Giocondo della galleria Spazioquattro – un artista raffinato molto conosciuto e apprezzato in città, ci ha lasciato. Aurelio Valentini con la sua arte, ma soprattutto con il suo garbo e la sua eleganza, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Era innamorato dell’arte e spesso enunciava questo suo aforisma: “Fortunati sono coloro che possono godere delle emozioni che un’opera d’arte è capace di dare. Il godimento produce vibrazioni che conducono alle sfere più alte dell’universo, in prossimità del divino”».

Chi era Aurelio Valentini

Classe 1935, Aurelio Valentini inizia a dipingere a 16 anni. Laureato in Ingegneria Civile presso l’Università di Padova, Aurelio Valentini ha sempre alternato l’attività artistica a quella professionale. Dal 1968 al 1996 ha insegnato disegno tecnico presso istituti professionali e industriali. Nel 1996 ha lasciato l’insegnamento e, qualche anno dopo, anche la libera professione per dedicarsi interamente all’attività artistica. Intorno agli anni ’70 ha partecipato, in qualità di progettista, alla ricostruzione delle zone terremotate della valle del Belice.

Dal 1998 al 2008 il rapporto dell’uomo con se stesso e con la società è sempre presente nelle sue mostre personali (Teatro Libero, Messina, 2001; Palazzo Duchi di Santo Stefano, Taormina,2004; Galleria di Villa Niscemi, Palermo, 2005; Galleria Orientale Sicula, Messina, 2008). Nel 2009 insieme ad altri artisti fonda la galleria Orientale Sicula, che per circa cinque anni è stato il punto di incontro di molti artisti messinesi. Dal 2009 al 2014 i personaggi che si ”incontrano” nei quadri dell’autore non sono solo immigrati, ma prevalentemente uomini e donne appartenenti ad una umanità sospesa, in uno spazio bianco, senza tempo né luogo. (in foto un dipinto di “Vele di Terra”)

I funerali saranno celebrati nella chiesa di Pompei domani, giovedì 31 marzo alle 16:00.

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