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Chiusa l'”Estate messinese”. Manfredi soddisfatto, De Simone attende gli enti sul bando

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conf chiusura estate messineseDuecentotrentasei artisti e 60 giovani musicisti, 48 giorni di attività, 150mila circa le persone che hanno frequentato il quartiere fieristico, 9681 gli spettatori, 0 i contributi pubblici ricevuti e tanti ringraziamenti: sono alcuni numeri resi noti oggi nella conferenza stampa di chiusura della “Estate messinese” organizzata nella cittadella dalla Sud Dimensione Servizi.

“Padrone di Casa”, nell’incontro moderato dall’addetto stampa Emilio Pintaldi, il presidente dell’Authority portuale De Simone: “Era una sfida che è stata vinta, siamo vicini a tutti quelli che vogliono fare ma debbo dire che il metodo Manfredi, quello di mettere insieme la gente, ha funzionato, allargare a tutti gli spazi è stato un messaggio vincente, adesso chiedo alla Regione e al Comune di stare vicini e d’incontrarci per il futuro perché ritengo che l’unico sviluppo di questa bellissima area passi dal bando internazionale per la concessione, gli spazi saranno sempre aperti alla collettività, penso che la fiera vada utilizzata tutto l’anno”.

Il direttore organizzativo della kermesse, Raffaele Manfredi, si è detto soddisfatto: “Ringrazio tutti ma in particolar modo il presidente dell’Autorità portuale, si vede che non è messinese perché ci ha incoraggiato nei momenti bui che abbiamo affrontato; grazie ai privati che ci hanno sostenuto, certo ci sono state difficoltà come i bagni chimici sotto il gran sole”. Per Manfredi l’obiettivo di far “vivere” per 40 giorni Messina è stato raggiunto. La Sud Dimensione ha in cantiere altre iniziative, sia invernali che per la prossima estate, in fiera oppure in altre location. “La nostra idea – ha concluso Manfredi – è di unire tutto e tutti in un grande “contenitore” anche per non dividere le sponsorizzazioni”. Umberto Vivaldi ha definito la manifestazione, ringraziando Manfredi, una piccola pagina di storia. De Simone, al termine, è tornato sul futuro degli spazi fieristici: “Solo il privato a livello internazionale può rilanciare l’area, l’Autorità non ha i fondi e i costi di gestione non sono sopportabili, i padiglioni 7A e 7B potremmo darli per manifestazioni al coperto, penso a dei gazebo per Natale; vorrei anche dire che sull’occupazione del teatro in Fiera l’Autorità portuale era già pronta e non è stata “svegliata” dai ragazzi che hanno manifestato; adesso spero di concordare il bando di gara con le altre istituzioni”. @Acaffo

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