«A partire dal terremoto del 1908 – spiega Franz Riccobono – il centro della città non sarà più, com’era avvenuto per secoli, piazza Duomo o la prossima piazza Municipio, ma la nuova piazza San Martino, divenuta poi piazza Cairoli. In realtà l’attuale centro cittadino era in passato uno spazio periferico ancorché importante perché qui convergeva il nuovo asse viario omonimo, appunto il viale San Martino. Per inciso, non da San Martino della battaglia, ma dal marito della Principessa Alliata che, rimasta vedova, anziché incassare gli introiti per l’esproprio dei terreni su cui si sviluppava il nuovo importante asse viario preferì avere intitolata la nuova strada al marito Sammartino da poco scomparso.
La piazza dava inizio ai nuovi quartieri a Sud dell’antico abitato nella direttrice Messina-Catania costituendone il nuovo asse viario in precedenza costituito dall’antico dromo che si trovava lungo l’attuale asse via Cesare Battisti-Ponte Zaera-via Catania, antica via di accesso da sud alla città. Non a caso qui sorgeva l’antica porta imperiale eretta in onore di Carlo V nel 1535 per il suo ingresso trionfale in città.
Il nuovo piano regolatore tracciato dall’ingegnere Papa prevedeva un nuovo quartiere cadenzato da strade ortogonali che avrebbero costituito il reticolo a scacchiera dei moderni isolati ancora oggi mantenuti secondo il disegno primigenio ottocentesco. In quanto sgombra da macerie piazza San Martino (poi Cairoli) fu occupata dai primi baraccamenti che costituivano il riparo ai superstiti nell’immediatezza del sisma. Fu qui che l’onorevole Micheli organizzò il nucleo iniziale del nuovo Municipio con l’istituzione in baracca del primo ufficio di stato civile nel gennaio del 1909.
In attesa dello sgombro delle macerie dal centro storico, operazione che durerà qualche decennio, la vita economica collegata alla rinascita della città si svolgerà tra piazza Cairoli, viale San Martino, Ponte Americano e vie adiacenti. Questo spazio urbano assumerà nei decenni successivi, ed ancor oggi in parte mantiene, il ruolo di centro commerciale cittadino intorno a cui si animerà la vita dei messinesi. Solo di recente gli antichi luoghi di incontro, come piazza Duomo, piazza Catalani, via I settembre, hanno recuperato, parzialmente, il ruolo di luoghi di aggregazione, nella fattispecie della movida notturna della città».
(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)
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