stabilimenti balneari a messina, bagni vittoria e principe amedeo al ringo

C’era una volta Messina: l’estate nella città dello Stretto in 10 foto d’epoca

Pubblicato il alle

7' min di lettura

«Sin dalla fine dell’800 – spiega Franz Riccobono – i messinesi in estate trovavano refrigerio nelle acque dello Stretto. Veri e propri stabilimenti balneari con cabine, terrazze e verande sul mare vennero costruiti alla fine del XIX secolo lungo la riviera di San Francesco di Paola al Ringo. Si trattava degli stabilimenti “La Vittoria” (poi “Vittoria”) più a Sud, cui faceva seguito lo stabilimento “Principe Amedeo” al centro del Ringo. I primi bagni occupavano l’arenile oggi prossimo agli sbarcaderi dei traghetti mentre il “Principe Amedeo” aveva sede di fronte alla salita Duca degli Abruzzi, prima della Chiesa di Gesù e Maria del Buon Viaggio. Entrambi erano costituiti da una schiera di cabine in legno con ingresso decorato da motivi liberty. In particolare, il “Principe Amedeo” offriva un’ampia terrazza belvedere avanzata sul mare e costruita su palafitte ad ogni stagione. Nei locali, oltre i bagni di mare, la sera si svolgevano incontri mondani con balli ed a volte cene al chiaro di luna, circondati dal suggestivo paesaggio dello Stretto di Messina».

«Altri stabilimenti balneari – prosegue – erano posizionati più a sud sia nella zona Falcata, dove per lunghi anni svolse attività il Lido di San Ranieri, nella parte più esterna, a ridosso della Real Cittadella, in prossimità della Lanterna, dove successivamente verrà impropriamente impiantata la degassifica, oltre che la discarica e l’inceneritore. Procedendo lungo il litorale, superata la foce del torrente Zaera (oggi Viale Europa), sulla destra sorgeva il famoso “Lido Sud” di cui fruivano gli abitanti dei quartieri meridionali della città. Curiosamente, il “Lido Sud” era stato impostato sui resti del Cimitero dei Colerosi ivi sepolti non molti anni prima a seguito delle epidemie di fine ‘800. Addirittura, il tetto circolare dell’antica cappella di quel sepolcreto venne impropriamente utilizzato come piano per un dancing collegato allo stabilimento balneare».

«Tutte queste strutture – specifica Riccobono –continueranno a svolgere il loro ruolo fino ai primi anni ’60 del secolo scorso, quando, poi, con l’apertura dell’autostrada per Villafranca e la creazione dell’insediamento residenziale di Rometta Marea, i messinesi si riverseranno sulle spiagge tirreniche, abbandonando le antiche sedi di balneazione».

(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)

Ndr: le foto ritraggono gli stabilimenti balneari del Ringo, i Bagni Vittoria e Principe Amedeo

(11609)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.