E’ stata illustrata oggi nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele la seconda edizione di “Sabirfest Cultura e Cittadinanza Mediterranea”, manifestazione che si svolgerà, da giovedì 8 a domenica 11, negli edifici e nei luoghi di maggiore pregio architettonico del centro storico di Messina. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del comitato promotore, alcuni ospiti internazionali e i partner dell’evento. La presentazione dell’appuntamento si è svolta contemporaneamente a Roma, in collegamento audio e video, nella “Sala Ocera” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Tra strade, piazze, portici e palazzi, sarà possibile seguire il programma di incontri con gli scrittori, readings e seminari di SabirFestival, addentrandosi nella libreria mediterranea di SabirLibri o tra le merci di SabirSuq. Dopo il successo della prima edizione, che ha coinvolto più di 3500 visitatori, 60 ospiti di rilievo nazionale e internazionale e 43 case editrici, quest’anno il comitato promotore costituito dalla casa editrice Mesogea, dalla fondazione Horcynus Orca, dalla società di marketing e servizi People on the Move e dalla società di promozione culturale Sabir srl, si arricchisce della presenza di altre due importanti componenti, l’associazione musicale etnea di Catania e il Cospe di Firenze.
“E’ motivo di orgoglio per la città di Messina – ha dichiarato Ugo Magno, presidente del Comitato promotore, a nome del sindaco, Renato Accorinti – accogliere questa manifestazione culturale improntata allo spirito di ospitalità della lingua franca da cui prende il nome e che attraverso la letteratura, la politica, la musica, il teatro, intende rispondere a questa esigenza e proporsi come spazio di cittadinanza sociale e culturale; spazio aperto di ragionamento e di riflessione ma anche di partecipazione, di collaborazione e di svago. Il sabir è una lingua franca che mercanti e uomini di mare di diversi Paesi hanno usato per i loro scambi nel mediterraneo dal Medioevo fino a tutto l’Ottocento, una lingua in comune che ne accoglie molte altre, tra cui l’arabo, l’occitano, il greco, il catalano, il turco, il siciliano, il veneziano e il genovese. Pertanto Sabir non corrisponde a una popolazione precisa, né designa un territorio, ma esprime l’esigenza primaria di sapere e di comunicare, oltre ogni confine”. Il tema guida di questa edizione di SabirFest è “fuoriLuogo” per richiamare l’attenzione su una delle dimensioni cruciali e problematiche del nostro tempo e del microcosmo in cui viviamo, il Mediterraneo intriso di precarietà e incertezze, di vecchi e nuovi integralismi, di subdoli o insorgenti totalitarismi, ma anche di forme variegate di attivismo, di impegno, di presenza culturale e di solidarietà. Nella programmazione dell’evento è previsto anche SabrMaydan, l’unico forum mediterraneo sulla cittadinanza e l’attivismo, un momento di confronto tra attivisti che lavorano insieme per la promozione della cittadinanza mediterranea.
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