Caravaggio è tornato a Messina e l’evento non poteva che essere organizzato nel luogo in cui, nel 1609, era stato accolto: la chiesa di San Giovanni di Malta.
Sabato, infatti, nella chiesa fondata da San Placido, si sono ripercorsi i momenti più importanti della parentesi messinese dell’artista e i presenti hanno potuto ammirare alcuni dei suoi capolavori, primo fra tutti il ritratto del Gran Priore Antonio Martelli, che per primo lo aveva accolto nella città dello Stretto.
L’evento “Il Pittore, il Gran Priore e San Placido”, promosso da “M’Arte – Todo Modo” e dall’Associazione “Aura”, aveva come scopo quello di celebrare il legame che il pittore ha avuto proprio con la nostra Messina.
“Dopo l’introduzione dello storico d’arte, Marco Grassi – si legge nel comunicato stampa – la serata ha visto l’intervento di Andrea Italiano e Valentina Certo, che hanno narrato le vicende di Caravaggio in Sicilia, attraverso la lettura di alcune loro recenti pubblicazioni. Ha partecipato all’evento il pittore Giuseppe Siracusa, che ha realizzato durante la manifestazione una replica del ritratto del Gran Priore Martelli, che è stato donato al complesso monumentale. Brillanti gli interventi musicali di Antero Arena al violino e Maria Assunta Munafò alla spinetta che hanno eseguito tre sonate barocche. Durante l’evento hanno fatto incursione a sorpresa alcuni figuranti della Compagnia Rinascimentale della Stella che hanno impersonato i protagonisti dell’evento: Caravaggio e il Gran Priore Martelli”.
Una manifestazione originale e multidisciplinare che – centrando l’attenzione su un periodo breve ma intenso della vita di Caravaggio – ha dato ulteriore lustro e la giusta importanza alla chiesa di San Giovanni di Malta facendola apprezzare anche ai cittadini che ancora non la conoscevano.
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