Operazione Filera. Processo concluso per 10 componenti delle bande che rubavano nelle case

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Quattro condanne e sei assoluzioni, questa la sentenza emessa nell’ambito di un troncone del processo scaturito dalla operazione “Filera”, che oltre due anni fa sgominò due bande attive nei furti in ville e appartamenti messinesi.

Queste le condanne: 3 anni e 8 mesi di reclusione ad Antonio Allia; un anno e 10 mesi a Giuseppe Arena ( 40 anni); 3 anni e 10 mesi a Giovanni Farinella; un anno e 11 mesi a Giovanni Privitera a un anno 11 mesi.

Assoluzione per Giuseppe Arena ( 41 anni, ominimo del condannato), Simone Ferio, Salvatore Casale, Francesco Alleruzzo e Alberto Alleruzzo, Salvatore Arena, per non aver commesso il fatto.

L’operazione Filera, della Squadra Mobile di Messina, era scattata nel luglio 2014, portando in carcere 7 persone, altre 7 agli arresti domiciliari, accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti nelle abitazioni. Chiamata Filera come la tecnica utilizzata per compiere i furti. La filera è una piastra metallica che i ladri avvitano alle porte delle casseforti, la pressione provoca l’apertura della porta. Un metodo semplice e pratico che non impone l’uso della fiamma ossidrica.

14 i furti che al tempo furono attribuiti all’organizzazione: il primo nel 2012. Gli investigatori sostennero l’esistenza di basisti che facilitavano l’individuazione della abitazioni da colpire. Non era casuale, infatti, né che i ladri sapessero il nascondiglio delle casseforti, né che i furti avvenissero sempre in coincidenza delle partenze dei proprietari.

L’organizzazione era suddivisa in due gruppi che comunicavano tra loro con linguaggio criptico, ma gli investigatori, tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali,riuscirono a decodificare le loro discussioni e stabilire ruoli e mansioni dei componenti. Nel mirino dele bande, persino la Clinica Cristo Re.

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