Il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, in audizione a Sant’Agata Militello con l’Antimafia ha detto:
“Oggi la mafia dei Nebrodi pur conservando il suo Dna particolarmente feroce si e’ proiettata in un business di grandissime dimensioni economiche, quello delle frodi sui contributi comunitari che consentono di trasformare un terreno dal valore zero in un beneficio di cento, mille, diecimila, si comprendono quindi le dimensioni economiche degli affari che sono stati intaccati. Alla commissione ho cercato di delineare il quadro complessivo di indagini su questo fenomeno – ha spiegato ai giornalisti – e sulle sue connessioni mafiose e i possibili criteri per poterlo anche in parte prevenire invece di aspettare l’intervento repressivo dell’autorita’ giudiziaria”.
(191)