Lo scorso marzo era arrivata la chiusura indagini per i 62 indagati dell’inchiesta sui bilanci comunali, 6 mesi dopo, dallo stesso Pm, Antonio Carchietti, arriva, per quasi tutti,la richiesta di archiviazione.
Per i consiglieri comunali componenti di 2 consigli di palazzo Zanca ( sindaco Buzzanca) è una boccata d’ossigeno la decisione del pubblico Ministero.
Con una “presa a mano larga”, infatti, nel calderone dell’inchiesta avviata nel giugno 2014, che aveva spulciato su 3 anni di bilanci del Comune – 2009, 2010, 2011 – finirono in 73 facenti parte di Giunta e Consigli erano stati iscritti sul registro degli indagati.
Secondo l’accusa, che ipotizzò, a vario titolo, i reati di falso ideologico da pubblico ufficiale e abuso d’ufficio, quei bilanci erano stati “corretti” contabilmente per scongiurare il dissesto del Comune, ma non solo.
Secondo la Procura, infatti, i conti artatamente “sistemati” per non rischiare i rigori della legge sulla stabilità, avrebbero anche evitato possibili decurtazioni agli stipendi di sindaco, assessori ed ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali.
Il tutto, inoltre, avrebbe determinato l’aumento delle tasse per i cittadini.
L’avviso di chiusura indagini, 6 mesi fa, ( con 11 indagati in meno per i quali lo stesso pm aveva chiesto l’archiviazione) aveva raggiunto 62 persone, tra cui lo stesso ex sindaco Giuseppe Buzzanca, gli ex assessori: Gianfranco Scoglio, Pinella Aliberti, Elvira Amata, Dario Caroniti, Orazio Miloro, Carmelo Santalco, Carmelo Capone, Giuseppe Corvaja,Giuseppe Isgrò, Salvatore Magazzù,Giuseppe Puglisi,Francesco Mondello.
Ed ancora 27 consiglieri comunali, l’ex commissario ad acta del bilancio Giuseppe Terranova, 12 dirigenti comunali, il ragioniere generale Ferdinando Coglitore, il segretario generale Santi Alligo, il vice Giuseppe Mauro, il direttore generale Filippo Ribaudo.
Oggi, a sorpresa, molti tra loro (consiglieri) non dovranno comparire davanti al gup: il Pm ha chiesto l’archiviazione. Adesso sarà il gip Giovanni De Marco a decidere se accogliere o meno la richiesta.
Per tutti gli altri indagati, prossima tappa è l’udienza preliminare.
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