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Vittime della strada: la lotta di Aifvs per il ddl concorrenza

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Grande vittoria per l‘Associazione Familiari Vittime della Strada, con l’approvazione del ddl concorrenza, il 2 agosto 2017. Questo importante documento scongiura l’abbassamento dei risarcimenti per le vittime della strada ed annulla le richieste riduttive delle imprese assicurative.

Lo rende noto la presidente dell’Aifvs, la messinese Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, che si ritiene soddisfatta del percorso appena terminato.

«Non è stato facile – scrive in una nota- contrastare il connubio tra i poteri forti a danno dei più deboli: le vittime. Era necessario smontare le pregiudizievoli considerazioni dei politici, che per sostenere l’interesse di profitto privato delle assicurazioni contrabbandavano come interesse sociale l’abbassamento dei risarcimenti alle vittime, ritenendolo necessario per diminuire le tariffe».

Secondo i dati annuali relativi al 2016, sono ancora 3.283 le vittime della strada e questo ha spinto l’Associazione a portare avanti la lotta per far valere i diritti di questa categoria.

“Il risarcimento del danno alla persona non si tocca – spiega Mastrojeni – e per esso abbiamo continuato a chiedere l’osservanza dei parametri delle Tabelle del Tribunale di Milano. Una richiesta che ha trovato sostegno con la creazione di un vasto movimento, centrato sulla Carta di Bologna dell’11 gennaio 2014, un documento contenente le richieste dei danneggiati per la tutela dei loro diritti.

È stata una lunga battaglia iniziata dall’AIFVS ancor prima, poiché il 3 agosto 2011 il Governo aveva varato uno schema di tabelle che dimezzava i risarcimenti alle vittime della strada rispetto alle Tabelle di Milano, riconosciute dalla giurisprudenza quale parametro di riferimento nazionale.

A nome delle vittime della strada abbiamo fatto sentire il nostro dissenso, e il Parlamento ha rimediato a fine ottobre con la votazione a larghissima maggioranza della Mozione Pisicchio, impegnando il Governo “a ritirare lo schema di decreto e a definire come valido criterio di riferimento i valori previsti nelle Tabelle del Tribunale di Milano”.

La decisione della Camera non era per niente scontata, tant’è che nel 2012, nei successivi incontri con il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, De Vincenti, riscontravamo sempre l’orientamento a sostenere gli interessi delle Assicurazioni e non le ragioni delle Vittime. E anche il Ministro alla Salute Balduzzi ha tentato di approvare uno schema di decreto contrario ai diritti delle vittime, tentativo contrastato bloccando l’approvazione del decreto.

Nell’audizione del 14 novembre 2013 durante la VI Commissione Finanze della Camera, tenuto conto di fuorvianti comparazioni, abbiamo dimostrato come il risarcimento del danno alla persona in Italia si collochi in una posizione mediana. Nelle successive audizioni sono state ancora chiarite e documentate le ambiguità del sistema assicurativo, frutto della creazione della “Carta di Bologna”, ufficializzata come documento base del movimento per un mercato assicurativo concorrenziale e in grado di garantire al danneggiato la possibilità di scegliere il proprio medico, il proprio riparatore e di ottenere un giusto ed equo risarcimento”.

Dopo un lungo cammino l’Associazione Familiari Vittime della Strada è riuscita a raggiungere i risultati sperati.

«Il riconoscimento dei diritti delle vittime da parte dei decisori – conclude Mastrojeni – ottenuto con faticoso impegno, gratifica l’AIFVS degli sforzi compiuti e sollecita tutti noi a continuare perché gli ulteriori sviluppi siano sempre a garanzia dei diritti delle vittime».

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