Visicaro scrive a De Cola: “Si avviino al più presto procedure antisismiche “

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Lettera aperta di Saro Visicaro,  portavoce dell’associazione radicale “Leonardo Sciascia”, all’assessore De Cola, in merito alla prevenzione delle procedure antisismiche per la messa in sicurezza delle costruzioni pubbliche e private presenti nella città di Messina, e al preoccupante dissesto idrogeologico:

“Nonostante l’altissimo rischio sismico della Città di Messina sia documentato e accertato, da decenni, la mancata prevenzione, assieme all’assenza di qualsiasi controllo ispettivo sulle nuove e vecchie costruzioni, rende profondamente vulnerabile il nostro territorio.

Ciò riguarda l’edilizia e il settore delle costruzioni, sia privato che pubblico. Le inchieste giudiziarie sulla fornitura di cemento depotenziato etc. lo dimostrano.

Purtroppo gli interventi governativi, sia normativi che finanziari, sono insufficienti e, qualche volta, anche inutilizzati da parte delle pubbliche amministrazioni.

La situazione degli immobili comunali, a cominciare dalle scuole, preoccupa non poco per i mancati interventi e spesso, anche, per una manutenzione ordinaria e straordinaria inadeguata oltre che insufficiente e di scarsa qualità.

I controlli su molti immobili privati, attività commerciali e varie che ampliano e demoliscono a piacimento murature portanti e quant’altro, sono all’ordine del giorno.

Il preoccupante dissesto idrogeologico del nostro territorio, la mancanza di distanza tra edifici e la precarietà di accessibilità in moltissimi villaggi o zone di espansione immobiliare rende molto e sempre più critica la situazione.

Tutto ciò e molto altro dovrebbe inquietare la pubblica amministrazione.

Come cittadini e come associazione viviamo con apprensione e allarme i drammi che puntualmente il nostro Paese vive dopo ogni sisma. Dopo ogni catastrofe.

Purtroppo non constatiamo la stessa ansia e lo stesso tormento da parte delle varie pubbliche amministrazioni.

Comprendiamo le difficoltà. Di ogni natura e consistenza. Non possiamo però tollerare il fatalismo e l’immobilismo che spesso impedisce anche ogni possibile cambiamento.

In conclusione Le chiediamo e Le proponiamo :

  1. Verifica e documentazione  immediata della situazione reale delle scuole comunali cittadine. Anche a prescindere dai certificati di legge. Bisogna capire con certezza se all’apertura delle scuole (di tutte le scuole e in tutti gli immobili pubblici e le sedi in locazione) sia possibile e sicura.
  2. Incrociare documentazione amministrativa (licenze etc.) con le verifiche e i controlli rispetto a tutte le variazioni d’uso degli immobili. Ovvero incrociare le dichiarazioni tra Vigili del Fuoco, Catasto, Genio Civile, Annona etc. Potrebbe sembrare impossibile ma non lo è. Basta iniziare.
  3. Concordare, assieme agli Ordini professionali e agli altri Enti preposti, l’avvio di un censimento delle patrimonio immobiliare. Censimento che sia propedeutico alla auspicata realizzazione del “Certificato (o libretto) degli edifici”.

 

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