Luogo suggestivo e misterioso, l’altopiano dell’Argimusco, situato nella Riserva naturale orientata Bosco di Malabotta, in provincia di Messina, conserva un fascino senza tempo, con i suoi enormi blocchi di pietra dall’aspetto quasi umano o animale. Fascino che ha colpito Giuseppe Famà, 31enne praticante avvocato con la passione per la tecnologia, il quale ha deciso di dedicargli un video, girato col drone, che abbiamo deciso di mostravi.
Così il giovane videomaker definisce l’altopiano dell’Argimusco, situato tra Montalbano Elicona, Tripi e Roccella Valdemone, e spesso paragonato a Stonehenge: «Un luogo dove le rocce assumono sembianze umane, e non solo. Sono enormi blocchi di pietra, di straordinaria bellezza, che, forse, modellate nel corso dei millenni solo dall’erosione eolica, ora possiedono forme antropomorfe e zoomorfe come quella dell’Aquila, dell’Orante cioè una figura femminile in posizione di preghiera, del Leone e del Sacerdote. Ma queste sono solo alcune; il luogo offre molto di più. È un altopiano che l’uomo primitivo, quando lo scoprì, lo scelse subito per praticare, sfruttando l’allineamento delle rocce unito alla vista su tutti e quattro gli orizzonti, l’astronomia; e per questa via giunse a scoprire il ciclo delle stagioni e ad elaborare un calendario per usi religiosi e agricoli».
«È un paesaggio poco conosciuto – prosegue Famà –, e per questo forse ancora più intrigante, che ad osservalo viene difficile comprendere il confine tra opere della natura e opere dell’uomo. Un luogo dove sorge spontaneo l’interrogativo se e come l’uomo possa essere riuscito a intervenire creando uno scenario così tanto suggestivo da risultare addirittura di complessa interpretazione anche per gli odierni studiosi. Studiosi che alcune volte lo pongono in correlazione oltre che con la famosissima Stonehenge britannica, definendola proprio la “Stonehenge italiana”, anche con la “Marcahuasi” di Lima in Perù».
L’altopiano dell’Argimusco, però, non è l’unica bellezza della provincia di Messina ad aver attirato l’attenzione del videomaker, che negli anni ha deciso di immortalare anche il Castello di Milazzo e quello di Montalbano Elicona, i laghetti di Marinello visti al tramonto.
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