A breve in Sicilia le autostrade saranno gratis ma solo per gli automobilisti che usano veicoli alimentati a biocarburante. A comunicarlo è l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, a seguito della firma da parte del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) dell’atto di indirizzo.
«Introduciamo – dice Falcone – un chiaro incentivo all’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, portando, per la prima volta, la gestione autostradale siciliana ad ispirarsi ai Paesi europei più virtuosi».
Così facendo, quindi, la Sicilia sarebbe la prima regione d’Italia a esentare in maniera totale il pagamento del pedaggio per chi usa biodiesel o biometano.
«Sui circa 300 chilometri di rete gestita dal CAS, ente vigilato dalla Regione – dice Falcone – verrà a breve introdotta l’esenzione totale del pagamento del pedaggio per i veicoli alimentati a biocarburante».
Autostrade gratis per le macchine green della Sicilia
Sulle due principali autostrade della Sicilia: la A20 Palermo-Messina e la A18 Messina-Catania, chi viaggerà a bordo di una macchina alimentata da biocarburante sarà esentato dal pagamento del pedaggio.
«Era un impegno – continua l’assessore regionale Falcone – che il Governo Musumeci aveva assunto circa sei mesi fa, dopo un confronto con gli operatori green del settore e il vitale comparto della logistica. Oggi lo manteniamo, facendo della Sicilia la prima regione d’Italia ad attuare una misura assai strategica, di forte valore socio-economico. Ringrazio la governance del CAS per aver puntualmente recepito una direttiva della Regione che va a difesa dell’ambiente, ma anche a sostegno delle imprese che coniugano innovazione e sostenibilità».
Viaggiare a basso impatto ambientale
A fine 2020, l’Unione Europea ha proposto di indicizzare il prezzo del pedaggio in base alle emissioni di C02 delle autovetture. La norma è stata approvata dalla Commissione Europea e prevede quindi una sovrattassa sui pedaggi autostradali per le macchine più inquinanti.
Perché si pagano le autostrade?
- Per coprire o contribuire ai costi per la costruzione delle nuove strade e per il mantenimento delle infrastrutture esistenti.
- Per ridurre i picchi di traffico, per esempio applicando dei prezzi più alti in alcune aree o nelle ore di maggiore congestione del traffico.
- Per ridurre l’inquinamento ambientale e acustico, per esempio applicando delle tariffe più basse per i veicoli eco-friendly.
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