Una data certa per il completamento del viadotto Ritiro e lavori h24 per chiudere entro l’estate 2023, ormai sempre più vicina: queste le richieste dalla Uil Messina ad Autostrade Siciliane: «Pretendiamo dal Cas che, da troppo tempo, continua ad annunciare come imminente la consegna dell’opera in tempi certi, parole chiare e credibili».
Si mobilitano i sindaci di Rometta, Saponara e Villafranca – in ordine, Nicola Merlino, Giuseppe Merlino e Giuseppe Cavallaro – fortemente allarmati per i continui rinvii del completamento del viadotto Ritiro sull’autostrada A20 Messina-Palermo, e a dargli manforte sono Uil Messina, Feneal Uil Tirrenica e Uiltrasporti, che chiedono tempi certi al CAS.
Nel mirino dei sindacati, la ditta appaltatrice dell’opera, la Toto Costruzioni: «Da lungo tempo – scrivono in una nota –, la Uil di Messina, che da sempre vigila e denuncia i vergognosi ritardi nel completamento della fondamentale infrastruttura autostradale con le pesanti difficoltà legate alla crisi della Toto costruzioni, azienda appaltatrice dell’opera, che si riverberano sui lavoratori che attendono il pagamento di molti stipendi arretrati, aveva lanciato l’allarme ai sindaci della dorsale tirrenica che prontamente risposero facendo fronte comune per chiedere al CAS di porre adeguati correttivi per limitare le lunghe code dovute al cantiere del viadotto Ritiro che, oggi, fra l’altro, è totalmente fermo e, purtroppo, senza concrete prospettive. Una situazione che, accanto alle enormi problematiche per tutti i messinesi, sta fortemente penalizzando studenti, lavoratori e attività produttive dell’area tirrenica».
A parlare sono Ivan Tripodi, segretario generale UIL Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica, Michele Barresi, segretario generale Uiltrasporti Messina e Angelo Passari, responsabile provinciale viabilità e autostrade Uiltrasporti Messina. «Stante una situazione ancora immutata – aggiungono –, rispondiamo con prontezza e condivisione al giusto appello ed invito alla mobilitazione lanciato alle associazioni e alla società civile dai tre primi cittadini. Pretendiamo dal CAS che, da troppo tempo, continua ad annunciare come imminente la consegna dell’opera in tempi certi, parole chiare e credibili in merito al completamento del viadotto Ritiro. È del tutto ovvio che solo con l’immediata ripresa dell’attività lavorativa nel cantiere e con la contestuale lavorazione h24 si potrà evitare l’ennesima estate disastrosa per i cittadini della fascia tirrenica e di Messina. Il tempo è abbondantemente scaduto; è venuto il momento della chiarezza».
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