Galleria Vittorio Emanuele

Valorizzazione Galleria Vittorio Emanuele, proposta per il rilancio

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Galleria Vittorio EmanueleI consiglieri comunali Santi Daniele Zuccarello e Nina Lo Presti hanno presentato una proposta di delibera per la valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele che sarà discussa in conferenza dei servizi. 

Ecco cosa rilevano i due esponenti politici:

 

“Che i centri storici rappresentano luoghi d’eccellenza da conservare, tutelare e promuovere il cui futuro risiede nella loro capacità di essere attraenti e competitivi, quindi nella capacità di offrire una serie di servizi ai residenti e ai turisti;

Che la qualità urbana assume un ruolo fondamentale nel determinare la qualità della vita dei cittadini, essendo strettamente connessa a temi nodali quali il benessere sociale, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo economico;

Che la Sicilia è una delle regioni con il maggior numero di siti storico-artistici in gran parte  abbandonati, non fruibili o addirittura devastati. Se si considera che alcune di queste testimonianze artistiche sono uniche, e il turismo è senza dubbio il maggior volano di sviluppo per il nostro territorio, si può comprendere quale rilievo potrebbe avere un recupero di tali luoghi;

Che a fronte della scarsa qualità connotante molti tessuti urbani della città di Messina, si ritiene fondamentale affrontare la questione riguardante il recupero di tali tessuti con interventi puntuali  imperniati sui luoghi e spazi pubblici;

Che la Galleria Vittorio Emanuele di Messina è un esempio  singolare per le sue peculiari caratteristiche di spazio interno-esterno, pubblico-privato, luogo di transito, ma soprattutto di attrazione turistica;

Che la Galleria, intitolata a Vittorio Emanuele III, progettata da Camillo Puglisi Allegra e costruita tra il 1924 e il 1929, rappresenta un esempio di quello stile liberty considerato eclettico, tipico nella città ricostruita dopo il terremoto del 1908;

Che la Galleria Vittorio Emanuele III è stata dichiarata bene d’interesse storico-artistico ai sensi della legge 1089/39. Unica nel suo genere, insieme alla Galleria Umberto I di Napoli, alle cui decorazioni lavorarono gli scultori Antonio Bonfiglio e Ettore Lovetti che si ispirarono insieme a Puglisi al settecento siciliano;

Che negli anni la Galleria è stata oggetto di un meticoloso recupero delle superfici plastico-decorative e della luminosa cupola vetrata, al cui interno ospita alcuni locali di ristorazione;

Che attualmente la Galleria risulta in condizioni di degrado evidenti, priva di controllo e parzialmente utilizzata stante le attuali condizioni igieniche e di decoro che compromettono ogni possibilità di investimento privato;

Che ad oggi questo importante sito risulta privo di attività culturali che lo rendano vitale e dinamico;

Che la Galleria  è un bene sottoposto a vincolo di tutela, conservazione e valorizzazione dalla Soprintendenza  BB.CC.AA, la cui proprietà  della via di transito e della sua copertura ed illuminazione è del Comune di Messina, al cui interno insistono abitazioni e locali privati;

CONSIDERATO

Che le città italiane, ed in particolare i loro centri storici, sono in crisi da decenni perché non sono in grado di sfruttare al meglio le loro potenzialità consolidate in termini di valore da promuovere come identità locale.

Che la qualità della vita collettiva non è sufficientemente garantita nei servizi fondamentali (mobilità, sosta, luoghi di aggregazione, polarità attrattive, servizi) e conseguentemente le città appaiono non attrezzate per esprimere quel livello di qualità urbana che i cittadini si attendono per riconoscersi con la città stessa ed immaginare il proprio futuro.

Che l’art. 6 del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” definisce la valorizzazione come “l’esercizio delle funzioni e la disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura”.

Che secondo l’art. 2 del Codice recita che i beni “di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività”.

Che la finalità educativa giustifica lo stretto collegamento tra valorizzazione e fruizione, sancito dalla stessa intestazione del Titolo II del Codice, che ribadisce così quanto già disciplinato dal D.Lgs. 31 marzo 1998 n.112 che indicava la valorizzazione come attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione dei beni culturali e ambientali e ad incrementarne la fruizione.

Che la Galleria Vittorio Emanuele III ha numerose potenzialità sino ad oggi trascurate, sottovalutate o addirittura compromesse in alcuni casi;

Che l’ubicazione della Galleria nel contesto del centro storico, con la sua storia e unicità, ha tutti i presupposti per essere considerato un’eccellenza, quale già è, senza clonazioni e con una sua forte identità che va tenacemente riconquistata.

Che la compenetrazione tra le diverse funzioni gestionali sul patrimonio culturale rende spesso difficoltosa la distinzione delle attività associate a ciascuna di esse; nello specifico, la valorizzazione è strettamente connessa a tutte, in quanto si fonda sulla conoscenza, si persegue attraverso interventi di conservazione, riqualificazione, promozione, e si realizza in un innalzamento delle modalità di utilizzazione e fruizione “in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze”(comma 2, art. 6 del Codice dei beni culturali e del paesaggio).

VALUTATO

Che con il presente atto di indirizzo si  desidera condividere il progetto di riqualificazione e valorizzazione con i cittadini residenti, le associazioni e i privati che vogliono investire nella Galleria, proponendo al vaglio del Comune le  idee e soluzioni così da creare un’orchestra perfettamente sincronizzata che suoni un’unica melodia a favore di della Galleria Vittorio Emanuele.

Che in linea con i principi stabiliti dalla legislazione comunitaria e nazionale in materia, i comuni hanno assunto tra le priorità il processo di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare attraverso azioni che garantiscano la massima fruibilità e la piena redditività e nel contempo assicurino una destinazione d’uso coerente con il pregio dei siti;

Che il presente atto di indirizzo si configura come un supporto metodologico e un accompagnamento particolare finalizzato alla restituzione di un quadro di conoscenze e di proposte di un modello strategico di riposizionamento della Galleria Vittorio Emanuele III di Messina in un percorso progettuale che si articola nelle seguenti fasi:

  1. Restituzione del contesto di offerta della Galleria in relazione ai differenti bacini d’utenza tenuto conto dell’accessibilità pedonale e tramite mezzi di trasporto collettivi e delle attuali performance del Centro storico di Messina e delle potenzialità dell’area;
  2. Inquadramento e rappresentazione cartografica del posizionamento strategico della Galleria nel sistema di relazioni/percorsi attivi nell’area centrale di Messina;
  3. Redazione di un “documento di visione” orientato all’individuazione di scenari evolutivi sul ruolo della Galleria nelle dinamiche di rilancio attrattivo del centro storico di Messina e del suo potenziale ruolo di distretto urbano integrato del commercio. 

DELIBERA

Indire una  “Conferenza di servizi istruttoria” a cui potranno partecipare:

–          Assessore alla Cultura,

–          Assessore al Risanamento,

–          un rappresentante della Soprintendenza per i Beni Culturali,

–          un rappresentante del Condominio dei proprietari privati,

–          un rappresentante dei commercianti,

–          le associazioni culturali che operano all’interno della Galleria,

–          un componente della Commissione comunale cultura,

 al fine di:

  1. elaborare un progetto di restaurazione e riqualificazione della Galleria, individuando le fonti di finanziamento;
  2. elaborare progetto di riconfigurazione commerciale e funzionale alla valorizzazione del sito;
  3. redigere un Regolamento che ne disciplini l’uso  finalizzato alla rivitalizzazione del suo tessuto economico, sociale e culturale, perseguendo le seguenti finalità:
  4. incentivare lo sviluppo delle attività produttive, riconoscendo il sito come luogo potenzialmente importante e privilegiato della vita economica e sociale cittadina;
  5. favorire l’associazionismo e l’aggregazione tra le attività ivi insediate, al fine di aumentare la forza di attrazione del luogo;
  6. favorire la vitalità del luogo assecondando la possibilità di sviluppo delle attività produttive ivi insediate e/o da insediare;
  7. individuare una destinazione d’uso coerente con il pregio del sito al fine di preservare il valore storico-artistico del sito, anche tramite l’esclusione dalla Galleria di attività non idonee al contesto per motivi di tutela del sito, ivi incluso l’arredo ammesso;
  8. individuare una tipologia contrattuale disciplinante il rapporto tra il Comune di Messina e i proprietari/locatari degli spazi in Galleria anche attraverso un “Contratto di associazione in partecipazione per la gestione della Galleria” al fine di garantire il regolare funzionamento, controllo, pulizia e manutenzione ordinaria nonché la  libera fruizione del sito nei giorni e negli orari di apertura così come determinati dal Comune”. 

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