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Valentina Zafarana a Cateno De Luca: «Comincia a sentire il peso delle baggianate dette»

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Valentina Zafarana, in un lungo post sulla sua pagina Facebook, annuncia di essere stata definita dal sindaco di Messina, insieme al collega Antonio De Luca, “deficiente”. Un gesto a cui il deputato regionale del Movimento 5 Stelle non ribatte con ira ma da cui, al contrario, prende spunto per fare una riflessione sull’operato di Cateno De Luca. Secondo Zafarana, infatti, la spiacevole affermazione del sindaco di Messina sarebbe il risultato di un nervosismo dovuto alle difficoltà che il primo cittadino starebbe affrontando, alla luce di tante promesse fatte ma mai, in realtà realizzate.

«A chi insulta, rispondo col sorriso.

Ieri in uno slancio di nervosismo, ma sempre con la classe che lo contraddistingue, il sindaco ha dato a me e ad Antonio De Luca dei “deficienti, anche se onorevoli”, o qualcosa del genere.

Non me la prendo, lo capisco.

Il sindaco è evidentemente nervoso, comincia a mancargli la terra sotto i piedi, e a sentire il peso delle tante baggianate dette in questi mesi, puntualmente smentite dai fatti.

D’altronde, ha detto che avrebbe tagliato i costi della politica, ed ha triplicato i CDA delle partecipate.
Ha messo mano all’ATM, e ha distrutto il servizio, spendendo decine di migliaia di euro per lasciare migliaia di messinesi a piedi.
Ha messo mano a Messina Servizi Bene Comune, e la città adesso è invasa dalla spazzatura.
Ha annunciato che entro il 31/10 avrebbe eliminato le baracche, e tutti sappiamo qual è la situazione attuale.
Ha minacciato tutti di dimettersi un giorno sì e l’altro pure perché c’erano interventi IM-PRO-RO-GA-BI-LI (cit.) da votare, e invece ha dovuto PRO-RO-GA-RE tutto, trovandosi a dover spacciare per propri successi gli alloggi assegnati dalla precedente amministrazione.

Ha detto di avere a disposizione centinaia di milioni di qua, stati di emergenza di là, deroghe da quell’altra parte, facendo finta di dimenticare che non decide lui, o qualcuno altro, ma la legge. E anziché verificare se ciò che chiedeva fosse reale o fattibile, l’ha dato per scontato, trovandosi puntualmente con un pugno di mosche in mano. E poi, la colpa sarebbe della Protezione Civile.

Ha presentato un documento chiamandolo “Salva Messina” in Consiglio Comunale, salvo poi stravolgerlo completamente dopo la sua, ridicola, approvazione (da noi si fa così: prima si approva, poi si concerta. Geniale). Ma la colpa è dei sindacati.

Ha parlato di sistema criminale che stabilizza precari facendoli passare per le cooperative, e ora sta mettendo su la “Messina Social City” che infatti… prenderà come personale i lavoratori delle cooperative. Ma la colpa è degli anziani che “approfittano” dei servizi comunali.

Ha annunciato di poter “salvare la città” col suo immaginifico piano di riequilibrio, e ora chiede soldi allo Stato perché altrimenti non ce la fa. Ma la colpa è di quelli che hanno fatto i debiti e, se non ci dà i soldi, dello Stato.

Ha urlato alla luna contro tutti quelli che c’erano prima però non ha portato avanti l’unico provvedimento che ne avrebbe accertato le responsabilità. Ma la colpa è del fato cinico e baro.

Insomma, dopo aver messo assieme tutta questa serie di figure, sempre per colpa di qualcun altro, voi non sareste nervosi?

E dai, un po’ di comprensione, su».

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  1. On.le Zafarana , premetto che le sue lamentele per i modi spesso poco delicati e poco educati del sindaco , in linea di principio mi trovano d’accordo con lei , però un appunto mi è doveroso , credo che ella giovane esponente politico siciliano giunta alla seconda legislatura dovrebbe trovare anche il tempo di collaborare attivamente per i problemi che attanagliano la città , e non fermarsi solo al carattere irruento ma entusiastico del nostro sindaco e non dimentichi che è anche il suo sindaco e non credo che l’essere stata toccata magari nel suo orgoglio di politico e di donna la esima dalla responsabilità di governo tra l’altro è anche esponente di una coalizione nazionale e credo potrebbe impegnare in modo più proficuo il suo tempo che mi risulta essere ben pagato dai contribuenti . Onorevole deputata non me ne voglia per la mia sincerità ma ho espresso il mio pensiero da cittadino innamorato della sua terra e che ancora crede nell’entusiasmo della vita e del senso di cittadinanza .

  2. Lei se avesse avuto capacità e coraggio avrebbe dovuto candidarsi a sindaco di Messina. Ma non ha i requisiti e quindi si stia zitta e pensi a collaborare a prescindere da De Luca per la sua città. Voi dei cinque stelle siete in toto scadenti e non sapere nemmeno cosa sia la politica e la pubblica amministrazione. Per voi è stato un voto di protesta e non per convinzione. Dovete fare la gavetta siete dei pivelli pieni da buoni propositi ma senza sostanza.

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