Al via da oggi, mercoledì 15 dicembre, l’obbligo vaccinale per nuove categorie di lavoratori. Se fino a ieri, infatti, la misura riguardava esclusivamente medici, infermieri e personale delle Rsa, da adesso, si estende a forze dell’ordine, militari, amministrativi della sanità e personale scolastico. Vediamo cosa prevede l’ultimo decreto anti-covid e quali sanzioni si rischiano.
Lo scorso 24 novembre, il Governo Draghi ha approvato un nuovo decreto legge contenente le disposizioni in materia di super green pass e certificazione verde “base”, oltre al vaccino obbligatorio per nuove categorie di lavoratori. Quest’ultimo provvedimento, in particolare, entra in vigore a partire da oggi.
Obbligo vaccinale per i lavoratori
Da oggi, mercoledì 15 dicembre, quindi, il vaccino sarà obbligatorio per le seguenti categorie di lavoratori:
- personale amministrativo della sanità;
- docenti e personale amministrativo della scuola
- militari;
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
Il vaccino anti-covid, ricordiamo, era già obbligatorio per medici, infermieri e lavoratori delle Rsa (case di riposo). Da oggi diventa inoltre obbligatoria la terza dose per le professioni sanitarie. Per le altre categorie l’obbligo riguarda solo le prime due dosi, non il booster.
Quali sanzioni?
Per le forze dell’ordine e i militari l’inadempienza all’obbligo vaccinale anti-covid porta all’immediata sospensione del servizio senza ricadute disciplinari, con la conservazione del rapporto di lavoro. Per gli insegnanti inadempienti, riporta Repubblica, è prevista una multa da 600 a 1.500 euro. Chi non controlla rischia una sanzione tra 400 e 1.000 euro.
Ancora, secondo quanto riportato dall’Ansa, una circolare del capo della Polizia, Lamberto Giannini, specifica che: «Il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale da parte delle forze di polizia determina la sospensione dal servizio del dipendente, cui non è dovuto alcun compenso ed a cui verranno temporaneamente ritirati tessera di riconoscimento, placca, arma in dotazione individuale e manette». Nelle prossime ore, sottolinea ancora l’Agenzia, dovrebbe arrivare una circolare del Ministero che regoli i controlli.
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