ex autorimessa di poste italiane a bisconte a messina

Utilizzare l’ex autorimessa di Poste Italiane in un parcheggio: l’idea di Gioveni e Cacciotto

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Acquisire, o anche avere in uso, l’ex autorimessa di Poste Italiane di via Polveriera a Bisconte e utilizzarla come area parcheggio. I consiglieri Cacciotto e Gioveni riaccendono i riflettori sulla loro proposta. «Oggi più che mai, l’area non può più rimanere nel limbo. L’immenso stabile è di proprietà di Poste Italiane situato a ridosso del campo “Marullo” e della scuola elementare, che purtroppo da decenni a questa parte risulta completamente abbandonato a sé. Una struttura megagalattica di 3700 mq ripartiti su due piani che sta praticamente cadendo a pezzi – affermano preoccupati Cacciotto e Gioveni – che tra l’altro Poste Italiane diversi anni fa tentò di metterla in vendita affidando l’onere della trattativa alla società Europa Gestione Immobiliare di Roma».
«Comprendiamo bene – proseguono i due consiglieri – che, proprio per gli oneri finanziari che graverebbero sull’acquisizione della struttura, l’operazione per un suo riutilizzo non è certamente di facile attuazione, ma le attuali condizioni di degrado esterne ed interne allo stabile a ridosso di una scuola elementare e di un frequentatissimo campo sportivo, impongono una riflessione da parte sia di Poste Italiane che di Palazzo Zanca, al fine di trovare delle sinergie che possano avviare un percorso comune di recupero e di riutilizzo».

«Ad oggi, uno dei problemi più sentiti dai residenti è certamente la carenza di parcheggi; il quartiere è in continua espansione e servono nuovi parcheggi. Nel breve periodo si potrebbe ipotizzare un comodato d’uso tra Poste Italiane ed il Comune di Messina, affinché la struttura venga nel più breve tempo possibile messa a disposizione dei cittadini come area parcheggio per poi pensare all’acquisizione. Recuperare l’ex autorimessa utilizzandola come area parcheggio servirebbe a tutti: ai residenti, alla scuola, agli sportivi che frequentano il vicino plesso calcistico. Insomma ciò che non è più ammissibile è lasciare nel totale degrado una struttura senza utilizzarla per la città e per il Villaggio. Nei prossimi giorni – concludono Gioveni e Cacciotto – chiederemo al Sindaco di valutare la nostra proposta ed eventualmente di iniziare un dialogo fattivo con Poste Italiane».

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