La consigliera comunale Antonella Russo promuove una raccolta firme a Messina per portare in Parlamento un disegno di legge contro la propaganda fascista e nazista. L’iniziativa è stata lanciata dal Sindaco di Stazzema e accolta da molti comuni italiani, ma non dalla città dello Stretto. Oggi, l’esponente del PD messinese intende coinvolgere anche la città dello Stretto. Vediamo meglio di cosa si tratta, da quando sarà possibile aderire e come.
Il sindaco di Stazzema (in provincia di Lucca), Maurizio Verona, ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare antifascista. Perché questa venga valutata e discussa in Parlamento è necessario che si arrivi a raccogliere 50mila firme. L’annuncio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2020 e da allora è diversi comuni in tutta Italia hanno deciso di aderire.
«Sono stata contattata – ha spiegato l’esponente del PD in Consiglio Comunale –, qualche giorno fa, dal Sindaco di Stazzema, per organizzare anche a Messina la raccolta firme promossa dal Comitato, presieduto dal Sindaco di Stazzema Maurizio Verona, finalizzata a raccogliere 50 mila firme occorrenti per portare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare, già depositata il 19 ottobre 2020 in Cassazione, finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget».
«Messina – ha precisato la consigliera Antonella Russo – è ancora tra i pochissimi comuni che non si sono attrezzati per la raccolta di firme dei cittadini. Per questo motivo mi sono fatta promotrice, per la mia città, di questa iniziativa di raccolta firme, che partirà da venerdì anche nella nostra città».
Una proposta di legge popolare antifascista, come aderire
A partire da domani, venerdì 19 febbraio 2021, sarà possibile recarsi al Palazzo Zanca per firmare la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista. Non sarà possibile votare online, perché la legge non lo consente, occorre che la firma avvenga di persona.
Per aderire alla raccolta firme c’è tempo fino al 31 marzo 2021.
Il testo della proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista
- Art. 1
1. Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente: «Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici»;
2. All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole: «sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a». - Art. 2
1. Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente: “1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma1, è aumentata del doppio;
(363)