Dotare Messina di un Gender City Manager, una figura che si occupi di rimuovere gli ostacoli e rendere la qualità della vita equa rispetto al genere: questo l’obiettivo del Regolamento proposto dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle e redatto nel giorno della Festa Internazionale della donna. «Il nostro obiettivo – spiegano i pentastellati – è quello di migliorare il benessere di tutti i cittadini e rendere la Città dello Stretto realmente inclusiva».
A firmare la proposta di delibera sono gli esponenti del gruppo consiliare del M5S, Cristina Cannistrà, Andrea Argento e Giuseppe Fusco. Una volta nominata questa figura, andrebbero predisposte delle linee guida cittadine per ‘uguaglianza e l’equità di genere, da aggiornare periodicamente. Per farlo, specificano i consiglieri pentastellati, occorrerà poi la collaborazione con le Associazioni e movimenti femminili, femministi e transfemministi, con il supporto del Tavolo sulle politiche di genere.
«Vogliamo dare un segnale importante al Consiglio Comunale – spiegano Cannistrà, Argento e Fusco –, visto che in Italia la prima e, finora, unica figura di questo tipo è stata istituita a nel Comune di Torino. Messina sarebbe la seconda città in Italia a dotarsi di questo soggetto che ha il compito di rimuovere gli ostacoli e rendere la qualità della vita equa rispetto al genere».
«Ancora troppe istituzioni pubbliche – proseguono – non sono strutturate in modo da tener conto delle diseguaglianze di genere, dei loro effetti, né dei possibili meccanismi per disinnescarle. Partendo dalla consapevolezza dell’importanza della partecipazione delle donne nei processi decisionali relativi al territorio, dall’attenzione alla eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione, riteniamo fondamentale attivarci per l’ottenimento di un’uguaglianza sostanziale di diritti da parte delle donne».
«L’istituzione del Gender City Manager – concludono – assolve, quindi, alla necessità di dotarsi di uno strumento di valutazione e di proposta per promuovere un approccio inclusivo sulle questioni di genere, rendendo più equa la società in cui viviamo e, in particolare, la nostra città».
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