Negli ultimi giorni si è molto discusso sulle quattro aree in Sicilia proposte dalla Sogin – con il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente – come siti di stoccaggio per i rifiuti radioattivi per il progetto di Deposito Nazionale.
Adesso, arriva la delibera approvata dal Governo Musumeci che reputa «assolutamente non idonei» i siti. Le quattro aree avrebbero caratteristiche ambientali, infrastrutturali e culturali non aderenti alla proposta. Entro 60 giorni la Regione dovrà relazione al Governo Nazionale.
Per conto della Società di gestione degli impianti nucleari (Sogin), era stata la CNAPI – Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico – a individuare le quattro aree della Sicilia. Si tratta di: zona delle Madonie fra Castellana Sicula e Petralia Sottana, Trapani, Calatafimi-Segesta e Butera.
La Sicilia non è adatta a ospitare i rifiuti nucleari
Il Governo Musumeci non ha approvato la proposta per i quattro siti di stoccaggio in Sicilia. «Le quattro aree presentano caratteristiche fisiche, geomorfologiche, sismiche, culturali, infrastrutturali, ambientali e naturalistiche che risultano essere incompatibili con la proposta della loro individuazione quali possibili sedi del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi». (qui la mappa)
La linea del Governo è stata ribadita anche dall’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, durante un’audizione in commissione Territorio dell’Assemblea siciliana. Adesso, con la creazione di un gruppo di lavoro, coordinato dallo stesso Cordaro, il Governo regionale dovrà redigere entro 60 giorni le osservazioni da presentare al Governo nazionale.
Prevista per venerdì 15 gennaio la prima riunione. Del gruppo fanno parte il prof. Aurelio Angelini, la presidente della commissione Ambiente dell’Ars Giusy Savarino, i sindaci dei cinque comuni dove ricadono le 4 aree, e quattro accademici indicati dalle Università siciliane.
Cos’è il Deposito Nazionale?
Il Deposito Nazionale è il luogo unico in Italia in cui verranno custoditi i rifiuti radioattivi degli attuali depositi. L’investimento complessivo per costruire il Deposito Nazionale è di 900 milioni di euro e sarà finanziato con parte della bolletta dell’energia elettrica. Il 5 gennaio la Sogin ha pubblicato la CNAPI che indica la mappa dei 67 luoghi potenziali per ospitare il Deposito Nazionale.
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