È passato un anno dalla vittoria di Cateno De Luca alle elezioni amministrative. Con il 65,28% delle preferenze, contro il 34,72% ottenuto dal candidato del centrodestra Dino Bramanti, De Luca ha vinto il ballottaggio della elezioni amministrative. A votarlo sono stati 47.835 messinesi. Cosa è successo nei successivi 365 giorni?
Tra le azioni concrete del primo cittadino ci sono, senza dubbio, i suoi ormai famosi blitz: vere e proprie incursioni in società partecipate, uffici e luoghi simbolo della città.
Piazza XX Settembre
Il primo “blitz”risale al luglio 2018 quando Cateno De Luca – a pochi giorni dalla propria elezione – si scagliò contro gli anziani che, per abitudine e passatempo, giocavano a carte improvvisando tavolini e sedie con vecchi mobili. In quell’episodio De Luca fece ripulire la piazza: «Non si gioca più a carte e i trasgressori verranno sanzionati». La situazione si è però risolta in positivo qualche giorno dopo, quando gli ospiti della piazzetta hanno promesso maggiore rispetto della pulizia.
Atm
Diversi gli episodi in cui il Sindaco di Messina ha preso di mira l’ATM. Il primo blitz, però, non si scorda mai e risale al luglio 2018 quando, nel parco mezzi della Partecipata comunale, De Luca trovò 5 carrozze del tram e 20 scuolabus totalmente inutilizzati da anni: «Le famiglie nei villaggi devono fare miracoli per portare i loro bambini a scuola! Vergogna!» fu questo il commento rivolto all’Azienda Trasporti.
Villa Dante e villa Sabin
Due “blitz” a distanza di un anno l’uno dall’altro (luglio 2018 e giugno 2019) in due ville diverse: Villa Dante e Villa Sabin. Entrambe, però, sono state definite da Cateno De Luca «Cessi a cielo aperto».
Rifiuti, degrado, scarsa pulizia, sono solo alcuni dei problemi riscontrati in questi due spazi verdi dal primo cittadino ma se a villa Dante qualcosa è migliorato (vedi l’inaugurazione della piscina), a villa Sabin bisogna cominciare da zero.
Torre Faro
In questo caso De Luca dichiarò guerra ai venditori ambulanti abusivi posizionati nei pressi della piazza durante i festeggiamenti della Madonna della Lettera: «Il tempo dell’illegalità è finito» annunciò.
Ma se da una parte gli annunci sono sempre duri e incisivi, dall’altra per raggiungere il totale rispetto delle regole a Messina c’è ancora tanta strada da fare.
MessinaServizi
Due i “blitz” a MessinaServizi: il primo, nel dicembre 2018, in occasione dell’emergenza rifiuti che aveva trasformato la città in una vera e propria discarica a cielo aperto. Numerosi mezzi che si sarebbero dovuti utilizzare per la raccolta, erano fermi nel deposito di via Salandra, perché guasti; la seconda visita a sorpresa, nel gennaio 2019, ha portato il Sindaco negli uffici.
Potatura alberi
Uno dei blitz di Cateno De Luca che ha portato dei risultati reali e tangibili è quello effettuato per la potatura degli alberi. I tanti, troppi casi di alberi caduti per il maltempo avevano alzato il livello di allerta su questo tema e il Primo Cittadino non si è limitato ad attivare le contromisure necessarie ma, a seguito di un immancabile “blitz” a gennaio, ha attaccato duramente gli addetti incaricati di prendersi cura degli alberi a rischio schianto e abbandonati a loro stessi: «I lavori vanno troppo a rilento», chiedendo più celerità.
Cappuccini
Quello dell’impianto sportivo Cappuccini è stato il blitz che ha portato alla chiusura della struttura. Manutenzione ordinaria assente, auto abbandonate, alloggio del custode occupato abusivamente, un’area adibita a coltivazione ortaggi, degrado e verde in stato di abbandono: sono solo alcuni dei problemi che hanno fatto infuriare il Sindaco.
Mercato Sant’Orsola
L’ultimo blitz di questo primo anno da sindaco Cateno De Luca lo ha effettuato al mercato Sant’Orsola. Qui il Primo Cittadino ha scoperto numerosi box occupati abusivamente dai venditori e 16 morosi da ben 5 anni. Denunciato, inoltre, il furto di energia elettrica.
In questo caso i box sono tornati in possesso del Comune, che potrà riassegnarli, e si capirà solo in futuro se ci saranno conseguenze concrete per i trasgressori.
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