Trenitalia. Smentita ufficialmente la rimodulazione dei treni notte a lunga percorrenza che collegano Roma alla Sicilia. «Nel Prendere atto positivamente dell’ennesimo passo indietro di Trenitalia che periodicamente tenta l’eliminazione di alcuni treni a lunga percorrenza, si tiene a precisare che l’annuncio di soppressione di un treno notte non era una notizia stampa infondata, come asserisce l’azienda nel documento ufficiale» ha dichiarato il segretario Regionale dell’ORSA Mariano Massaro.
A inizio settembre, infatti, era stata annunciata la soppressione dei treni notte per la tratta Roma – Catania a partire dall’1 ottobre. Ma Trenitalia sembrerebbe aver fatto un passo indietro, anche a seguito della mobilitazione dei sindacati ORSA, UGL e FAST, e il treno sarebbe stato rimesso in funzione.
In realtà, secondo i sindacati, il progetto di cancellazione del treno notte non sarebbe ancora stato abbandonato. A testimoniarlo, secondo il responsabile del dipartimento mobilità della Uiltrasporti Sicilia Michele Barresi, l’impossibilità di effettuare la prenotazione del treno delle 20.26 da Catania a Roma per il mese di ottobre. La stessa tratta risulta, invece, disponibile per il mese di settembre.
Ricercando i treni a lunga percorrenza per la notte, l’unica soluzione possibile è quella delle 22.45.
«È legittimo sospettare che il provvisorio passo indietro – ha affermato poi il segretario dell’ORSA – sia stato fatto per evitare clamore in fase di campagna elettorale per le elezioni regionali. In ogni caso il fronte sindacale Autonomo e di Base resta mobilitato insieme al movimento “Il Ferribotte non si tocca”: è in atto uno studio che faremo pervenire al Ministro dei Trasporti per dimostrare che esiste una forte richiesta di treni da e per la Sicilia ma Trenitalia fa mancare l’offerta».
«A giovarne sono le aziende private di trasporto passeggeri su gomma (pullman) – conclude Mariano Massaro – che realizzano profitto sostituendo un servizio essenziale che lo Stato non intende più garantire nel meridione d’Italia. Al nord, invece, continua a investire ingenti risorse pubbliche per far “volare” l’utenza sulle moderne Frecce Rosse».
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