cateno de luca in autostrada

Traffico in autostrada, acceso botta e risposta tra Cateno De Luca e il CAS

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È scontro tra il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e il Consorzio Autostrade Siciliane, a seguito del post in cui il Primo Cittadino ha accusato il CAS di portare avanti «lavori interminabili senza alcuna logica e rispetto dei cronoprogrammi con una capacità di spesa degna del terzo mondo». Non è tardata la replica ufficiale del Consiglio di Amministrazione e della Direzione Generale, che hanno precisato come il traffico di quel momento fosse dovuto a un incidente.

In coda in autostrada, ieri il Sindaco di Messina ha puntato il dito contro il Consorzio, che ha replicato con una nota: «I rallentamenti, che lo hanno visto protagonista stamane (ieri, ndr), sono stati determinati da un incidente autostradale autonomo verificatosi lungo la tangenziale di Messina, in direzione Palermo». Per quel che riguarda i lavori in corso, il CAS ha precisato che si tratta di interventi necessari per garantire la sicurezza, realizzati seguendo un «preciso cronoprogramma».

Il presidente e i consiglieri di Autostrade Siciliane, chiamati in causa dal sindaco di Messina Cateno De Luca, si interrogano su «cosa spinga un sindaco, anziché fare proprio il normale atteggiamento di collaborazione istituzionale dovuto, a lanciare accuse infondate e strumentali che non rendono giustizia nemmeno ai cittadini, invece utilizzati così per veicolare rabbia e odio sociale a favore di certe ambizioni elettorali. Si rammenta inoltre al Primo Cittadino, che ben conosce le macchine amministrative e burocratiche, che i cantieri di lavoro sono indispensabili per garantire, dopo decenni di incuria, la sua sicurezza e quella di tutti i viaggiatori, a meno di non voler chiudere le autostrade».

Sulla questione è intervenuta anche la Direzione Generale del CAS: «Questa governance com’è noto ha assunto da pochi anni la responsabilità del rilancio di una rete autostradale di 300 chilometri, con 190 gallerie e 400 viadotti, realizzata per tre quarti tra il 1967 e il 1973. La vetustà di tali opere e l’assenza decennale di manutenzione ordinaria hanno reso urgenti attività di controllo e monitoraggio, di adeguamento alle norme attuali e soprattutto di manutenzione straordinaria. Questo è il motivo per cui oggi si registra giorno e notte, nonostante i disagi causati dall’emergenza Covid, un programma preciso di interventi mai visto negli ultimi venti anni, che però danno la misura dello slancio che in ogni suo reparto Autostrade Siciliane ha impresso al recupero dell’intera rete. Abbiamo fatto impennare a 36 milioni di euro gli investimenti annuali per la manutenzione ordinaria e l’ammontare totale dei lavori in corso è stimabile in circa 600 milioni di euro».

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