I consiglieri Rosario Santoro e Giampiero Terranova inviano un’interrogazione scritta al Presidente della II circoscrizione per avere lumi in merito ai lavori di canalizzazione delle acque meteoriche nel torrente Minissale; lavori che nella via Minissale alto sono sospesi ormai da circa un anno. Iniziati il 4 febbraio 2010, avrebbero dovuto riguardare l’alveo del torrente nell’ambito del risanamento piano G di Minissale alto-Bordonaro, finanziato dalla legge regionale n.10 del 1990 per il risanamento della città di Messina. La gara d’appalto ─ ricordano i due consiglieri ─ allora fu vinta dalla ditta Cantieri Edili s.r.l. di Favara (AG) per un importo a ribasso di 1.910.000 euro.
Il cantiere ─ precisano ─ è ancora «aperto con tre scavi lungo l’asse viario che oltre ad ostacolare il flusso veicolare nelle ore di punta, creano disagi ai cittadini delle palazzine gialle Iacp che sorgono a monte non potendo usufruire del servizio di raccolta rifiuti in quanto i cassonetti sono stati spostati a oltre duecento metri più a valle. Disagi anche per il servizio pubblico di trasporto: gli autobus effettuano l’ultima fermata nella piazzetta a valle delle palazzine, inoltre la ditta per esigenze cantieristiche occupa un tratto di strada per l’alloggiamento dei mezzi necessari ai lavori e un fabbricato in lamiera creando difficoltà alle auto per il parcheggio». A complicare ulteriormente la situazione, «da San Giovannello ─ sottolineano ─ scendono a valle pietre, terra, fango» che contribuiscono a creare problemi al transito pedonale e veicolare.
«Con la stagione delle piogge ─ insistono ─ sorgono anche difficoltà dovute agli allagamenti della sede stradale per il mancato convogliamento delle acque piovane provenienti dalle colline sovrastanti, tanto che gli abitanti delle palazzine Iacp, a proprie spese ed eseguendo i lavori personalmente, hanno costruito un muretto in cemento per evitare che le acque invadano i cortili sottostanti».
Diventa indispensabile ─ dichiarano Santoro e Terranova ─ «conoscere a che punto sia l’iter burocratico» e chiedono all’Amministrazione comunale e alla Regione, di predisporre il finanziamento per ultimare i lavori.
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