Rientrare a casa per trascorrere il Natale in famiglia è un vero investimento per i fuori sede, un viaggio economicamente impegnativo che non tutti possono affrontare.
Da molti anni si discute il problema e, soprattutto in occasione delle principali festività, si susseguono le denunce per i prezzi folli dei mezzi di trasporto per raggiungere la Sicilia durante le feste. Si affronta anche il tema della continuità territoriale, come da notizia degli ultimi giorni, ma resta sempre un nulla di fatto.
I criteri fondamentali da tenere in considerazione sono due: il tempo e la distanza.
Il tempo, perché chi ha l’opportunità di programmare le proprie ferie con largo anticipo ha anche maggiori possibilità di intercettare biglietti ad un prezzo conveniente. E poi la distanza, perché chi vive da Roma in giù può scegliere mezzi alternativi all’aereo, che permettono un deciso risparmio.
Per comprendere meglio la situazione, abbiamo chiesto direttamente a chi torna per le feste quale opzione di viaggio ha scelto:
- Sergio, da Torino
La tratta è lunga e l’alternativa migliore sarebbe l’aereo ma il costo è abbastanza proibitivo: circa 380 euro (ricerca del biglietto a fine ottobre) per andata e ritorno. Dopo svariate ricerche, l’opzione migliore per rientrare a Messina per Natale risulta la combinazione treno e auto.
Treno da Torino a Roma per un totale di 108 euro (solo andata) e poi viaggio in macchina fino a Messina: circa 200 euro tra carburante, pedaggio e passaggio in traghetto. Questa spesa però è condivisibile con altri viaggiatori, che siano amici di vecchia data o altri avventori incontrati grazie ad app di sharing come Bla Bla Car, il viaggio diventa sostenibile.
- Maria Elena, da Roma
Le ricerche per organizzare il rientro di Natale sono iniziate già un mese fa, ma il viaggio in aereo si aggirava su un costo pari a 200 euro, mentre quello in treno intorno ai 180. Da Roma però è possibile spostarsi in pullman, 9 ore di viaggio seduti resi tuttavia accettabili dal costo: 59 euro con biglietto acquistato a metà novembre.
- Famiglia, da Milano
Meno semplice il rientro in Sicilia a Natale per una giovane famiglia con figlio di un anno, che necessariamente non può dividere il viaggio fra troppi mezzi di trasporto. In questo caso la programmazione ha giocato a loro favore: l’acquisto dei biglietti aerei ad agosto e le date di viaggio lontane da quelle prese d’assalto dai più, hanno permesso di trovare una soluzione di viaggio per 350 euro totali, andata e ritorno.
Opzione possibile per chi può pianificare in anticipo ed usufruire di giorni di ferie extra rispetto alle tradizionali chiusure aziendali. In caso contrario “sarebbe stata più conveniente una vacanza a New York”.
- Eleonora, da Milano
La programmazione delle trasferte si fa ad inizio anno e un modo valido per superare il problema dei biglietti a prezzi folli è l’acquisto dei carnet Alitalia TravelPass, pacchetti da 6 a 24 voli diretti, nazionali di solo andata, senza obbligo al momento dell’acquisto di indicare le destinazioni e data di utilizzo.
Le opzioni possibili sono numerose: la più semplice è rappresentata da un carnet di 6 voli, per un costo di circa 650,00 euro, con validità fino a 12 mesi. Si può arrivare, però, ad acquistare contemporaneamente sino a 24 voli, soluzione che se da una parte offre un risparmia maggiore dall’altra comporta una spesa nell’immediato ben più significativa. La disponibilità di posti per l’utilizzo del carnet sui voli è soggetta a limitazioni, ma per chi effettua trasferte frequenti ed è in grado di prenotare per tempo il proprio viaggio, può essere una valida soluzione.
Scegliendo questa opzione per tornare in Sicilia in aereo, Eleonora ha speso poco più di 750,00 euro per otto voli che le consentiranno di trascorre in famiglia non solo le vacanze di Natale ma anche altre ricorrenze nei prossimi mesi.
A questi esempi si aggiunge un dato importante: proprio a causa dei prezzi elevati, molti nostri concittadini preferiscono non trascorrere più il Natale a casa e passarlo nelle città di adozione, magari raggiunti dalle famiglie. Uno spostamento al contrario che spopola la città anche nei giorni di festa e continua a descrivere un allontanamento dal proprio territorio di origine che può avere solo ricadute negative sulla nostra Messina.
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