ruggero razza, assessore alla salute della regione siciliana

Terza dose vaccini anti-covid in Sicilia, Razza: «Bisogna fare in fretta»

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Continua in Sicilia la campagna per la terza dose dei vaccini anti-Covid. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha rivolto a tutti i siciliani e le siciliane un appello alle vaccinazioni, invitandoli a sottoporsi alla terza dose. «Non possiamo permetterci di arretrare nemmeno di un millimetro – ha detto –, ecco perché occorre fare in fretta accelerando in particolare sulla cosiddetta terza dose. Faccio appello agli oltre 300mila siciliani over 80 e più diffusamente a quanti rientrano già nei target previsti per ricevere la dose booster, a recarsi nelle strutture vaccinali per proseguire la campagna anti Covid 19».

Sono 35mila le persone che hanno ricevuto la terza dose in Sicilia. Si tratta di inoculazioni per la metà a cittadini over 80 che sono stati vaccinati all’inizio della campagna vaccinale con vaccini a RNA messaggero.

«Il vaccino – continua Razza – ci ha restituito di fatto a quella vita di tutti i giorni che appena dodici mesi fa appariva come un miraggio. È un risultato che non solo non va compromesso, ma incoraggiato attraverso i nuovi input della comunità scientifica». «La somministrazione del siero anti Covid può essere effettuata in concomitanza con le vaccinazioni antinfluenzali».

In Sicilia, dallo scorso 20 settembre, possono ricevere la terza dose tutti coloro i quali hanno dai 60 anni in su e hanno completato da almeno sei mesi il ciclo primario di vaccinazione (prima e seconda dose o dose unica Johnson & Johnson ed ex positivi al Covid), indipendentemente dalla tipologia di vaccino ricevuta. Inoltre sono ammessi alla dose addizionale tutti i soggetti immunocompromessi, trapiantati o in attesa di trapianto che hanno completato da almeno 28 giorni il proprio ciclo primario di vaccinazione, anch’essi a prescindere dalla tipologia di vaccino ricevuta.

I cittadini che possono accedere alla terza dose sono ad oggi personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani (RSA, case di riposo, eccetera), gli oltre 100mila professionisti della sanità, soggetti fragili e tutti i cittadini di età uguale o superiore ai 60 anni.

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