Sul piede di guerra il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno che ringrazia la deputata Valentina Zafarana e il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle per l’iniziativa intrapresa «in ordine all’inattività del Governo Regionale — si legge in una nota — sulla questione Elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi, tratto aereo Villafranca-San Filippo del Mela».
«La Società Terna — scrive il Coordinamento — continua ad installare i mostruosi tralicci nella consapevolezza che nessun amministratore locale, nessun politico della Sicilia interviene a favore delle popolazioni e della salvaguardia del nostro territorio.
Abbiamo inondato l’Assessorato Regionale al Territorio di documenti che attestano l’irregolarità delle autorizzazioni perché in violazione di precise norme di legge; abbiamo esibito la documentazione fotografica che dimostra che Terna sta operando uno scempio nella vallata del Torrente Gallo nel silenzio, che diventa complicità, degli organi preposti».
«L’Assessore regionale — prosegue la nota — ha convocato i tavoli tecnici solo per non prendere decisioni che avrebbero potuto infastidire Terna; l’assessore Lo Bello, presente solo per pochi minuti, si è guardato bene dall’assumere ogni iniziativa atta a sospendere i lavori; la stessa non ha ancora dato risposta alle richieste della popolazione di Serro, frazione del Comune di Villafranca Tirrena fortemente penalizzata dal costruendo elettrodotto; l’Assessore al territorio e all’ambiente non ha inteso rispondere ai rilievi, continuamente proposti, contro le violazioni del Piano di Gestione della Zona di Protezione Speciale Monti Peloritani e del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9».
«Ci chiediamo — conclude il Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno — perché l’Assessore, indifferente a una mozione votata quasi all’unanimità dall’Assemblea Regionale lo scorso 6 marzo, non abbia sentito il dovere morale di dimettersi. Ci chiediamo cosa significhi che il Presidente Crocetta è il Presidente di tutti i Siciliani se non riesce a dare risposte alle richieste democraticamente esposte dai cittadini, preoccupati unicamente per la propria salute e per la tutela dei loro habitat naturali su cui hanno riposto le loro prospettive di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Sono domande che poniamo dal 13 gennaio alle quali il governo regionale ha risposto con l’ottenimento dello spostamento di qualche metro in uno dei comuni interessati».
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