La sezione di Messina dell’Associazione della Stampa stigmatizza quanto avvenuto al Teatro Vittorio Emanuele in occasione dell’incontro tenuto con la deputazione messinese all’Assemblea regionale siciliana. «Cacciare i giornalisti e vietare loro la partecipazione all’importante appuntamento — scrive in una nota il segretario provinciale Peppe Gulletta —, non è stato un atto di democrazia degno di un ente pubblico». «La stampa — prosegue — era lì per far conoscere alla cittadinanza il risultato di un incontro che avrebbe dovuto avere, nelle intenzioni di chi lo aveva voluto e sollecitato, riflessi positivi sul futuro del Teatro. Invece il comportamento posto in essere dai vertici dell’ente che hanno letteralmente buttato fuori i rappresentanti delle testate cittadine è degno di altri periodi storici in cui c’era qualcuno che decideva cosa pubblicare sui giornali. Una stampa libera ha il diritto di essere presente e partecipare alla vita democratica (incontri, vertici, conferenze stampa) per informare la comunità su quello che accade e, soprattutto, come vengono spesi i soldi pubblici». «Non ammetterla all’incontro — conclude Gulletta — non è di aiuto certamente alla soluzione del problema. Se l’Ente Teatro Vittorio Emanuele si trova in quelle condizioni economiche non è certo colpa della stampa e non comprendere che la stampa può essere di aiuto è un atto di arroganza, di mancanza di senso delle istituzioni e di vivere civile che va censurato».
(97)