Tempo quasi scaduto a Messina dove, dal 1° aprile 2022, si le attività commerciali messinesi potrebbero tornare a pagare la tassa per occupazione di suolo pubblico. Sul tema di era già espresso il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, che aveva parlato di «rischio usurai». Ogg interviene anche la deputata di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo.
«C’è un settore a Messina – dichiara Bucalo – già fortemente vessato dai rigori della pandemia: quello della imprenditoria. Parecchie, troppe, le saracinesche ormai serrate e mai più rialzate anche dopo il lockdown, ma per chi ha resistito alla chiusura totale non c’è premio».
L’esponente di FdI ricorda che la precedente amministrazione comunale, dimessasi in blocco un mese fa, aveva prorogato la scadenza della tassa sull’occupazione di suolo pubblico. «La preoccupazione – prosegue – espressa dagli imprenditori messinesi ha tutto il motivo di esistere in vista della vicina scadenza dello stop al pagamento della tassa sulla occupazione del suolo pubblico sino al 31 marzo, come da disposizione di governo, ma la passata amministrazione De Luca aveva annunciata la proroga della esenzione dal tributo almeno per l’intero 2022. Questo, fatta salva la copertura finanziaria nel bilancio previsionale, che però non ha ancora visto il voto in aula da parte del consiglio comunale».
«Ritengo – conclude – pertanto debba essere una priorità, pur nella attuale gestione commissariale della città, venire incontro, con senso di responsabilità, alle esigenze della categoria imprenditoriale. Aiutarli a sperare nella ripresa sollevandoli da un onere costoso è un dovere».
Il consiglio comunale convocato per le 12:30 di oggi ha all’ordine del giorno il piano delle alienazioni e valorizzazioni del Patrimonio Immobiliare comunale; delibera propedeutica alla trattazione del bilancio di previsione. Qualora il civico consesso dovesse pronunciarsi in senso favorevole, l’esenzione potrebbe essere prorogata.
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