«Argomentazioni erronee sul piano scientifico». Con questa motivazione la Caronte & Tourist ha smontato, questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi nella sede di Assindustria, il documento prodotto dall’Ufficio statistico del Comune, che presenta come eccessive le tariffe applicate dalla società per il servizio di traghettamento sullo Stretto.
Così come lo studio, non corrisponderebbero al vero le dichiarazioni, dello scorso 7 giugno, dell’assessore alle politiche del Mare, Filippo Cucinotta, che, sulla scorta di quanto rappresentato nell’analisi in questione, ha definito i costi di attraversamento praticati da Caronte & Tourist «sensibilmente esosi» a livello nazionale e internazionale.
L’incontro di questa mattina ha voluto fare chiarezza proprio su questo punto. «Un’operazione verità — hanno detto Vincenzo Franza, amministratore delegato della Caronte & Tourist, e Tiziano Minuti, responsabile delle relazioni industriali dell’azienda — che non mira ad alimentare polemiche ma a tenere conto del reale dato scientifico che non si presta a interpretazioni». «Siamo sconcertati da quanto si è detto in questi giorni: una serie di corbellerie». Il riferimento è a quanto riportato dal documento e dalla stampa che — hanno dichiarato — «ha enfatizzato il dato proveniente dallo studio del Comune»: una tesi di laurea, in definitiva, che ha preso in analisi 175 linee di trasporto marittimo e i fattori che influenzano il costo delle tariffe.
Tuttavia, riferendosi a un settore estremamente complesso — ha evidenziato Franza — «il documento presenta errori metodologici grossolani, tanto da inficiarne la valenza scientifica e l’effettiva funzionalità». Non terrebbe infatti conto di alcune importanti variabili come distanza, frequenza e presenza o meno di finanziamenti pubblici destinati alle compagnie navali da parte di Enti regionali o statali. «Sarebbe comunque corretto — hanno chiarito — che la comparazione avvenisse tra linee omogenee per distanza tra porti, durata del tragitto e frequenza delle partenze». Se così fosse emergerebbe che «le tariffe praticate sullo Stretto risultano competitive, equiparabili o spesso addirittura più basse rispetto a quelle in vigore su linee analoghe per distanza e frequenza».
Il chiarimento da parte dell’azienda non ha voluto rappresentare un punto di rottura con l’Amministrazione comunale — hanno ribadito i suoi rappresentanti — ma la volontà di mantenere vivo un costante confronto su una delle più importanti risorse del territorio: il porto.
Intanto, questo pomeriggio, i vertici della società di navigazione incontreranno il sindaco Renato Accorinti e i rappresentanti dell’Amministrazione per discutere gli orari della Cartour e approntare eventuali modifiche alle tabelle di arrivi e partenze.
Giusy Gerace
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