Messina stamattina si è svegliata con dei cartelli di colore arancio affissi su monumenti, ville comunali e piazze. Sopra compare la scritta “Svendesi” con tanto di numero di telefono della segreteria del sindaco a cui chiamare se interessati. Il referente indicato è Cateno De Luca. Una protesta tra l’ironico e il pungente che comunque non lascia spazio ad equivoci: l’obiettivo è chiaro ed è quello di dire NO alla privatizzazione.
I cartelli sono al momento visibili nelle aiuole di Piazza Duomo e sulla recinzione della Fontana di Orione ma stanotte altri cartelli “Svendesi” erano stati posizionati anche sul cancello d’ingresso della villa Mazzini, all’ingresso di MessinaServizi Bene Comune e su uno dei cancelli laterali di Palazzo Zanca.
Affidare ai privati la gestione di parte dei beni comunali è uno dei punti che Cateno De Luca aveva inserito nel suo programma elettorale e, una volta eletto sindaco di Messina, il primo cittadino ha intrapreso senza tentennamenti questa strada. Qualche settimana fa, ad esempio, è stata annunciata l’uscita del bandi per l’affidamento ai di palestre e palazzetti. Anche sui rifiuti De Luca ha annunciato qualche giorno fa la volontà di esternalizzare alcune attività svolte da MessinaServizi, penalizzata dalla carenza di personale.
Anche su Villa Dante il sindaco di Messina ha accennato spesso alla possibilità di affidare l’area verde ai privati, dando la possibilità di creare anche punti di ristoro al suo interno al fine di farla diventare un punto di riferimento per il tempo libero.
Questa politica, però, non sembra piacere a tutti e questi cartelli ne sono la prova tangibile. Ancora nessuno ha “rivendicato” questa azione di protesta ma il messaggio è arrivato chiaro.
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