Trasformare l’ex caserma di Bisconte, oggi hot spot che ospita i migranti che arrivano a Messina, in un luogo di aggregazione sociale con all’interno strutture sportive, biblioteche, centri culturali, ricreativi, parco giochi e un cinema: è questa la proposta rilanciata dal consigliere comunale Libero Gioveni e dal collega alla circoscrizione Alessandro Cacciotto per il villaggio della zona Sud.
La proposta non è certo nuova, i due consiglieri l’hanno già presentata in passato come un modo per offrire agli abitanti del Villaggio Bisconte uno spazio comune in cui passare il tempo libero con gli amici e la propria famiglia. Oggi, nella fase 3 della lotta al coronavirus, Gioveni e Cacciotto tornano alla carica con l’obiettivo di trasformare l’ex caserma Gasparro di Bisconte, a Camaro.
Attualmente, la struttura è utilizzata come hot spot per i migranti che arrivano a Messina, ma per i due consiglieri, alla scadenza del bando di affidamento dei servizi di gestione, si dovrebbe pensare a una sua nuova funzione per l’ex caserma e all’individuazione di un altro luogo da destinare all’accoglienza dei migranti: «Pur ritenendo doverosa l’accoglienza nonché l’integrazione che vanno garantite in osservanza della legge – scrivono Gioveni e Cacciotto –, abbiamo una visione diversa di utilizzo della ex struttura militare».
«La ex struttura militare – spiegano – potrebbe essere riconvertita nel suo utilizzo ed essere restituita non soltanto al Villaggio di Bisconte bensì all’intera città. All’interno si potrebbero creare strutture sportive, biblioteche, centri culturali, ricreativi, parco giochi, un cinema. Senza dimenticare che con i lavori di copertura del torrente e con una visione completamente diversa della ex caserma, il Villaggio di Bisconte assumerebbe un volto completamente differente».
In questo modo la struttura sopperirebbe, secondo i due consiglieri, alla carenza di spazi dove i bambini possano giocare o dove gli anziani della zona si possano incontrare. Per questi motivi, Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto hanno interpellato l’Amministrazione, chiedendole di valutare la loro proposta.
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