Si chiude il “caso” Stromboli: il Ministero degli esteri francese su richiesta dell’Ambasciatrice italiana Teresa Castaldo rimuove il comunicato con cui, a seguito dell’eruzione del vulcano, invitava i propri cittadini a posticipare eventuali vacanze alle Isole Eolie.
A pochi giorni dall’evento vulcanico che ha coinvolto la provincia di Messina, infatti, sui giornali francesi era circolato il messaggio mandato ai propri cittadini dal Ministero per gli affari esteri in cui li si invitava a non andare in vacanza nell’arcipelago eoliano. Immediata la reazione di Federalberghi, che si è rivolta all’ambasciatrice italiana in Francia Teresa Castaldo per mettere un punto sulla questione. Tra l’altro, sottolinea Federalberghi, sui media francesi negli ultimi giorni sarebbero circolati «scenari macabri e “apocalittici”» riguardanti Stromboli, rappresentata quasi come «un’isola fantasma e pericolosa».
Ma sull’argomento, sebbene non rivolgendosi direttamente al Ministro degli affari esteri francese, era intervenuto già il sindaco di Lipari Marco Giorgianni che, in un video pubblicato sui social, aveva fatto il punto della situazione, rassicurando residenti e turisti e prospettando un ritorno alla normalità.
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, il danno è stato almeno in parte contenuto e il messaggio è stato rimosso. Federalberghi Isole Eolie ringrazia l’ambasciatrice Castaldo per il suo provvidenziale intervento: «L’Ambasciatrice – ha dichiarato Christian Del Bono, Presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia – ha disinnescato quello che per qualche giorno ha rappresentato un pericoloso spauracchio per i turisti francesi interessati alle Isole Eolie, primi in termini numerici tra gli stranieri nell’arcipelago. Registriamo anche il pronto interessamento del Ministro Moavero che ringraziamo, il cui intervento non è stato fortunatamente necessario perché nel frattempo l’Ambasciatrice Castaldo, che ancora una volta ha dimostrato concretamente di essere amica delle Isole Eolie, era riuscita attraverso la propria azione diplomatica e di chiarimento a far tornare sui propri passi il Ministero francese».
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