Messina. Riflettori ancora una volta puntati sullo spostamento del pianoforte pubblico, installato nella Galleria Vittorio Emanuele, perché “disturba” la quiete della zona. A far discutere, oggi, è un nuovo sviluppo secondo il quale il pianoforte della galleria sarebbe da spostare non a fronte della denuncia di un gruppo di condòmini ma per la segnalazione di una singola professionista che, avendo lavorato presso il Comune di Santa Teresa di Riva, sarebbe “vicina al sindaco De Luca” e a Danilo Lo Giudice.
A commentare questa nuova sfaccettatura sul possibile spostamento del pianoforte al Mercato Muricello è arrivata, tempestiva quanto pungente, la nota del gruppo Cambiamo Messina dal Basso che riportiamo di seguito.
“Il movimento CMdB, non con troppo sbigottimento – ormai conoscendo il modus operandi dell’attuale sindaco di Messina – apprende dalla stampa che la fantomatica segnalazione (Non denuncia! MA semplice segnalazione) ai vigili urbani del Comune di Messina contro la presenza del temibilissimo pianoforte della Galleria Vittorio Emanuele sia arrivata da un’avvocata, che ha ricoperto il ruolo di segretaria generale a Santa Teresa di Riva ai tempi di Cateno De Luca, dove è tuttora in carica.
Possiamo quantomeno dedurre, quindi, che si tratti di una persona “vicina” al sindaco De Luca. Ma guarda un po’! Che solerzia.
A questo punto, tutto diventa più chiaro: la necessità di spostare il pianoforte a fronte della mera richiesta di una persona, la tempestiva reazione dell’Amministrazione comunale. Con buona pace di chi ritiene che un Sindaco e un Assessore alla cultura debbano amministrare nell’interesse dell’intera città.
È documentato che il Sindaco – tra una schiticchiata sui Nebrodi e l’altra – sia in piena campagna elettorale per le europee, insieme all’assessore Musolino.
Ma gli interessi della collettività, gli interessi della città di Messina, non dovrebbero venire prima dei calcoli elettorali per mandare la fidata Dafne a Bruxelles?
Un’ultima riflessione la merita, nuovamente, la rinascita culturale del Muricello: è un qualcosa che ci riempie di felicità, tanto più ricordando che ha avuto inizio con il restauro completo dello stabile e la riorganizzazione con la precedente sindacatura, a cominciare dal Natale nei quartieri 2017.
Non siamo interessati, quindi, a entrare nelle polemiche di queste ore e crediamo che proprio per questo non possa e non debba diventare solo una meta di squallidi giochini politici tentati dal Sindaco.
Installiamo un pianoforte anche al Muricello, ma quello della Galleria lasciatelo dov’è perché rappresenta una scommessa per tutta la cittadinanza.
Un impegno che abbraccia l’intera galleria (per anni lasciata nel più totale abbandono).
Sono centinaia i sorrisi, di ragazze e ragazzi, professionisti e musicisti, che spontaneamente sono passati per liberare l’incantevole suono del pianoforte.
Chi parla di “disturbo della quiete” (scusa peggiore non si poteva trovare) è offensivo, coltivando il demerito di chi vuole questa città immobile, silente, rassegnata e grigia.
Ma, come dimostrano gli sviluppi di queste ore, se a dirlo è qualcuno di vicino al Sindaco…”
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Queste persone si presentano da sole, cafoni di campagna che credono di vestire i panni dei cittadini veri. La loro piccineria si manifesta in questi atti, tipici dei “campieri” di vecchia memoria. Insensibilità, incultura, mancanza di senso civico, scarso adattamento alle esigenze “urbane”, essendo viddani ca scoccia.