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Snellire code e burocrazia negli uffici comunali: la proposta del servizio telematico

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servizionlineNell’era di internet, in cui parecchi altri enti riescono a offrire dei servizi preziosi ai cittadini che da casa, muniti di password personale, riescono a gestirsi o a verificare telematicamente le loro posizioni contributive o i loro servizi o rapporti contrattuali, diventa opportuno, se non necessario che anche il Comune, in particolare il Dipartimento Tributi, riesca a rendere più agevole il rapporto con tutti i contribuenti. Per questa ragione, il consigliere comunale, Libero Gioveni, chiede al Consiglio comunale, attraverso un ordine del giorno, di avviare tutte le procedure amministrative volte a istituire un servizio telematico per tutti i contribuenti che «consenta loro di verificare e gestire direttamente la propria posizione tributaria e patrimoniale col Comune di Messina».

«Non sarebbe certamente il primo il Comune di Messina – afferma il consigliere Gioveni −, che adotterebbe quella che si può tranquillamente definire una vera “rivoluzione” in termini di gestione dei tributi e delle entrate, ma proprio perché la nostra città vuole definirsi “metropolitana”, non possiamo rimanere all’epoca della “pietra” quando si tratta di offrire dei servizi migliori ai cittadini».

«In buona sostanza – spiega −, attraverso l’applicazione di un software che consentirebbe la gestione quotidiana e l’aggiornamento costante delle banche dati, oltre a permettere ai cittadini di conoscere in tempo reale direttamente da casa la loro posizione (scadenze, debiti, morosità, rimborsi, aumenti dei canoni ecc.), consentirebbe anche all’Ente di recuperare in autonomia ogni centesimo di euro contrastando in modo molto efficace l’evasione fiscale, senza considerare la scomparsa di quelle lunghe e antipatiche file agli sportelli dei vari uffici».

«Tale innovativo sistema, inoltre – conclude Libero Gioveni −, consentirebbe sia ai cittadini di produrre anche “online” eventuali autocertificazioni e pagamenti o di richiedere persino rimborsi se dovuti, sia all’Ente di avviare un percorso che potrebbe portare anche ad avere per ognuno dei contribuenti una “Cartella Unica dei Tributi”».

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