Sabato 2 aprile sarà la giornata di mobilitazione della vertenza che Cgil, Cisl e Uil hanno aperto con il Governo Renzi per cambiare la Legge Fornero. A Messina è prevista una manifestazione con inizio dalle 9,30 nella piazza antistante il teatro Vittorio Emanuele con il concentramento di lavoratori, pensionati e cittadini, il comizio dei segretari di Cgil e Cisl Messina, Lillo Oceano e Tonino Genovese con l’intervento conclusivo del segretario regionale della Uil, Claudio Barone. A seguire un corteo si snoderà lungo la via Garibaldi, arriverà all’altezza di piazza Unione Europea e quindi raggiungerà la Prefettura dove i rappresentanti dei sindacati consegneranno la piattaforma unitaria con le richieste per pensioni dignitose, flessibilità e rispetto per fatica e lavori diversi.
Questa mattina i segretari di Cgil e Cisl Messina, Lillo Oceano, Tonino Genovese e il rappresentante della Uil Messina Giuseppe Calapai hanno illustrato i contenuti della vertenza nazionale per modificare la Legge Fornero che a livello locale assume un forte significato per la grave emergenza occupazionale che può essere affrontata partendo proprio dalla flessibilità per l’accesso alla pensione. Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani: questa la forte richiesta di Cgil, Cisl e Uil.
«È una legge che impedisce alle persone di andare in pensione e ai giovani di trovare un lavoro, stiamo facendo una mobilitazione perché il Paese si salvi da una condizione nella quale c’è una stagnazione assoluta, occupazionale e produttiva. Così si sta compromettendo il futuro di ciascuno e di tutti», ha detto il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano. «Con il provvedimento adottato dal Governo Monti – ha aggiunto Oceano – sono stati sottratti a lavoratrici e lavoratori, ai pensionati, ottanta miliardi. Un prelievo per risanare i conti dello Stato, è arrivato il momento di restituire a lavoratori e pensionati perché questo sistema sta provocando danni, molti danni, c’è bisogno di cambiare questa norma».
«Riteniamo che sia stato consumato un golpe nei confronti dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani – ha dichiarato il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese – oggi bisogna rimediare a quello scippo. In questo momento affrontare questo problema significa affrontare il futuro di questo Paese».
Giuseppe Calapai della Uil ha messo in evidenza la battaglia del sindacato per il riconoscimento dei lavori usuranti. «Per i problemi di cassa il Governo ha escluso parecchie categorie da questo beneficio, è un problema essenziale».
La piattaforma unitaria, approvata dagli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl e Uil, chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all’attesa di vita.
(160)